Economia

Il grande parco batterie europeo oltre i 50 GW al 2030


La capacità dei sistemi di accumulo a batteria grid-scale in Europa aumenterà di circa 5 volte entro il 2030 superando i 50 GW, rispetto agli attuali 10,8 GW di capacità installata, con un investimento stimato di circa 80 miliardi di euro (82,80 miliardi di dollari).

A prevederlo è Aurora Energy Research che evidenza l’interesse crescente nei confronti di questa tecnologia da parte dei principali operatori energetici e sviluppatori di progetti green, secondo i quali i sistemi di accumulo a batteria grid-scale si collegano direttamente alla rete rappresentando al momento la soluzione più promettente sul mercato per affrontare le sfide legate all’integrazione delle fonti energetiche rinnovabili e garantire stabilità alla rete.

In sostanza, lo stoccaggio in batterie su scala di rete funziona immagazzinando l’energia in eccesso prodotta durante i periodi di bassa domanda e rilasciandola durante i periodi di alta domanda. Questo aiuta a bilanciare l’offerta e la domanda di elettricità sulla rete, migliorando così l’affidabilità della rete e riducendo la necessità per le tradizionali centrali elettriche alimentate a gas di mantenerne la stabilità.

Tuttavia, questa crescita, sebbene significativa, non riuscirebbe a ridurre il deficit di capacità richiesta dal mercato. Le stime dell’Associazione europea per lo stoccaggio di energia (Ease) prevedono che la domanda totale di stoccaggio energetico a livello europeo sarà di circa 200 GW al 2030. Una quota lontana anni luce rispetto ai 10,8 GW raggiunti nel 2024 grazie ai 3,7 GW aggiunti con l’avvio di alcuni impianti record.

Tra i progetti più importanti avviati in Europa, attenzionati da Aurora Energy Research, c’è quello di Shell che ha sottoscritto un accordo lo scorso agosto con BW Ess, multinazionale del settore energy storage, e il suo partner Penso Power, per realizzare un sistema di stoccaggio in batteria (Bess) da 331 MW in Hampshire, Regno Unito.

Anche TotalEnergies si è lanciato in questo business acquistando poco più di un anno fa la società tedesca Kyon Energy, importante sviluppatore di sistemi di accumulo a batterie, che ha sviluppato nel corso degli anni un portafoglio di oltre 770 megawatt (MW) di progetti, con costi di connessione competitivi. Nel frattempo, l’azienda ha portato a termine il primo progetto da 200 MW della sua pipeline che dovrebbe entrare in funzione nel 2026 con un investimento da 75 milioni di euro.

Mentre in Italia, secondo Aurora Energy Research, la svolta per il settore dell’accumulo di energia è vicina grazie all’avvio delle prime aste per l’acquisto di nuova capacità di stoccaggio previste per il secondo trimestre del 2025. I primi progetti dovrebbero essere operativi nel 2028. Tra i grandi operatori energetici disposti a partecipare all’asta italiana ci dovrebbe essere anche Statkraft, il più importante produttore di energia rinnovabile in Europa, che ha al suo attivo un ampio portafoglio di batterie che include progetti in Gran Bretagna, Irlanda e Germania.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »