Salute

Il governo inglese si difende per le armi ad Israele: “Non ci sono prove che sia genocidio”

Secondo gli avvocati del governo inglese “non ci sono prove che a Gaza sia in corso un genocidio” e neppure del fatto che l’esercito israeliano abbia preso di mira donne e bambini. Lo riporta il quotidiano britannico Guardian. I legali sostengono questa tesi per giustificare il fatto che Londra abbia continuato a vendere componenti dei jet F35 anche ad Israele. Non essendoci un genocidio, è la tesi, non sussistono obblighi di fermare queste forniture e quindi neppure una violazione delle norme da parte dell’Esceutivo.

Lo scorso settembre il governo laburista ha sospeso la maggior parte delle licenze di esportazione di armi destinate ad Israele, ma ha concesso una deroga al programma F-35. Secondo Downing Street l’unico modo pratico per impedire che i componenti dell’F-35 prodotti nel Regno Unito raggiungano Israele è quello di sospendere tutte le esportazioni del programma F-35, un passo che comporterebbe rischi anche in altri scenari di conflitto, a cominciare da quello ucraino.

Ma secondo i ricorrenti l’esclusione dell’F-35 non p “coerente con gli obblighi giuridici nazionali e internazionali assunti del Regno Unito”, tra cui le Convenzioni di Ginevra, la Convenzione sul genocidio e il Trattato sul controllo degli armamenti.

Il tema è in discussione davanti all’alta corte di Londra, nell’ambito di una causa intrapresa da Al-Haq e Global Legal Action Network e a cui hanno aderito Amnesty, Oxfam e Human Rights Watch. Durante l’udienza Raza Husain che rappresenta l’organizzazione per i diritti palestinesi Al-Haq, ha dichiarato: “Questa istanza viene discusso sullo sfondo della calamità umana che si sta verificando a Gaza, la cui gravità è difficile da esprimere a parole”. Ha poi ricordato come almeno 1,9 milioni di persone, ovvero il 90% della popolazione della Striscia, sia state sfollate almeno 10 volte. Stando ai dati nelle Nazioni Uniti i palestinesi uccisi a Gaza da Israele sono oltre 52mila tra cui almeno 15mila bambini. I feriti sono oltre 214mila. Inoltre, tutti gli ospedali di Gaza sono stati danneggiati o distrutti.

Raza Husain ha poi ricordato come questi atti siano stati accompagnati da “ripetute dichiarazioni genocide, disumanizzanti e persino celebrative delle uccisioni da parte di esponenti politici e militari israeliani di qualsiasi livello, comprese figure come il primo ministro, il presidente, il ministro della Difesa, il ministro della Sicurezza nazionale e il ministro delle Finanze”. L’udienza dovrebbe concludersi venerdì e si prevede che la decisione scritta arriverà in una data successiva.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »