Il governo brancola nella nebbia, a rischio la chiusura totale
“Non possiamo aspettare i tempi del governo, la situazione è di una gravità assoluta, il rischio è la compromissione degli impianti, i lavoratori continuano a essere messi in cassa integrazione“, ha aggiunto Loris Scarpa, coordinatore siderurgia della Fiom. Eppure, ha spiegato, dall’esecutivo si sceglie ancora di far slittare la discussione: “Il governo non si sta confrontando con noi e non ci sta capendo niente, questi impianti sono strategici, bisogna decidere in queste ore”. Un appello affinché il governo decida quindi una strategia e faccia chiarezza sul destino degli oltre 4mila operai in cassa integrazione. E per spingere affinché si faccia carico dell’impresa. “L’Italia non può permettersi la chiusura di questo stabilimento. Non abbiamo alcuna proposta chiara rispetto a un progetto di rilancio industriale. Ci preoccupa il rinvio della convocazione all’11 di novembre”, ha sottolineato anche il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano, al presidio dei lavoratori ex Ilva. Per poi rivendicare: “Il governo si faccia carico e diventi imprenditore di un progetto di ripartenza di un asset strategico come quello siderurgico. Non può essere strategica solo la questione militare in questo Paese“.
Source link




