Il Garante per la Privacy blocca l’IA cinese DeepSeek
Il Garante per la privacy blocca DeepSeek, l’intelligenza artificiale made in China. La disposizione d’urgenza, e con effetto immediato, che limita il trattamento dei dati personali degli italiani arriva due giorni dopo la richiesta di chiarimenti inviata dall’Autorità alla società cinese, la cui risposta – arrivata giovedì – è stata giudicata “del tutto insufficiente”. Il provvedimento, spiega il Garante, è stato adottato “a tutela dei dati degli utenti italiani”. Già da mercoledì l’applicazione di DeepSeek non risultava più scaricabile dagli store digitali italiani, la versione web restava però accessibile e mentre scriviamo queste righe lo è ancora.
Le dinamiche della vicenda ricordano molto da vicino quanto successo due anni fa con ChatGpt, che la nostra Autorità fu la prima al mondo a mettere nel mirino per il mancato rispetto delle norme sul trattamento dei dati. Come in quel caso, anche questa volta la mossa del Garante italiano sembra aver attirato l’attenzione delle altre autorità: giovedì anche quella francese ha inviato alla società cinese analoghe richieste di informazioni sul trattamento dei dati.
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