Abruzzo

il deputato D’Alfonso racconta l’anima accogliente dei centri italiani


«Essere oltre le mura: l’anima accogliente delle città italiane». Parte da questa riflessione il deputato del Partito Democratico Luciano D’Alfonso, già presidente della Regione, per raccontare il fascino profondo di città come Chieti, L’Aquila, Firenze e Lecce.

«Vado spesso a Chieti – scrive D’Alfonso in un post social – soprattutto fermandomi al quartiere Santa Maria. Mi incammino lungo la strada che mi fa incontrare le bravure della Soprintendenza. In quel cammino mi fa impazzire guardare gli ingressi dei palazzi che si articolano prima di arrivare alla farmacia Spatocco».

Nel cuore del centro storico, per l’ex governatore si entra in un vero e proprio “binario temporale” che racconta il Risorgimento. Le mura antiche, i profumi che evocano altri tempi, i mobili che si intravedono dietro le porte, tutto parla degli anni centrali dell’Ottocento.

«Chieti mi ha fatto capire il Risorgimento con la sua carica borghese – aggiunge – coltivata dentro le case accoglienti, predisposte con lo sguardo sulle piazze a custodire segreti e rilanciare pensieri collettivi».

E se Chieti evoca la storia, L’Aquila conduce il pensiero verso città simbolo della bellezza urbana come Firenze e Lecce: «Città che meritano di essere riconosciute in una specie di girotondo della bellezza riuscita – scrive ancora – definite da confini senza mai finire, immaginabili anche da molto lontano».

Il pensiero finale è rivolto a chi concepisce le città solo come luoghi chiusi, dimenticando il senso originario dell’urbanità: accogliere. «Le città – conclude D’Alfonso – sono fatte di luoghi quando si è vicini e di immaginazione quando ci si allontana. Sono nate per accogliere chi si è messo in viaggio e ha varcato le loro stupefacenti porte».


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