Il delitto Balani va in Cassazione. L’avvocato di Rossi: «Errori nella sentenza di Perugia»
Gabriele Bordoni, legale del commercialista Andrea Rossi, ha depositato ricorso in Cassazione contro la sentenza con cui la Corte d’Appello di Perugia ha rigettato la richiesta di revisione del processo conclusosi con la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Vitalina Balani, avvenuto nel 2006. La difesa chiede ora che il caso venga rinviato alla Corte d’Appello di Firenze.
Alibi Il ricorso arriva a poche settimane dal deposito della sentenza, in cui i giudici hanno sostenuto che, nonostante una nuova perizia abbia modificato l’orario della morte della vittima, Rossi continua a non avere alibi. Bordoni contesta le conclusioni della Corte perugina: «È molto amareggiante dover rilevare nella sentenza degli errori macroscopici di lettura degli atti – afferma – Perugia si mette in netto contrasto con le sentenze di condanna che avevano a loro tempo sì sancito la responsabilità di Rossi, ma intendendo come totalmente irrilevanti alcuni elementi che i giudici di Perugia ritengono fondamentali».
Gli assegni Al centro della disputa, anche la questione degli assegni rinvenuti presso Rossi. «Per i giudici provano che lui avesse ucciso Balani per sottrarglieli, quando quelli del primo processo avevano stabilito che quegli assegni potevano essere stati recuperati da Rossi presso il marito, che lui aveva continuato a frequentare in seguito. La pistola fumante non è assolutamente nulla».
L’orario della morte Altro nodo cruciale è l’orario della morte della vittima, che una recente perizia ha spostato oltre la fascia 13.30-14. Tuttavia, secondo la Corte d’Appello di Perugia, Rossi non avrebbe comunque un alibi dopo le 23.02. Bordoni contesta anche questo punto: «Il perito Bacci disegna una forbice dalle 20 alle 4 ma la fascia in cui si deve collocare la morte è la più bassa, tra le 20 e le 21. La donna prima delle 21 non era stata chiamata da nessuno, poi tantissime volte dai familiari senza mai rispondere. Che non abbia volutamente risposto per due ore ai familiari è puramente congetturale». Ora sarà la Suprema Corte a pronunciarsi sul destino giudiziario di Andrea Rossi.
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