il Comune di Venezia fa portare via tavolini e sedie del ristorante Al Colombo
Contenzioso per importi non pagati: disposto intervento di rimozione per “occupazioni abusive” a Venezia, San Marco.
In un primo momento non si capiva bene a cosa si riferisse, ma con un paio di telefonate è stato subito chiaro che le dichiarazioni dell’assessore Costalonga erano importanti e gravi:
“Un’operazione – frutto del lavoro sinergico fra Settore Tributi, Settore Commercio e Comando di Polizia Locale – avvenuta nella mattinata di oggi che ha portato alla rimozione di occupazione abusiva da parte di un’attività di ristorazione, segna l’inizio di una serie di interventi simili che si sono resi necessari per il reiterarsi delle violazioni. I regolamenti devono essere rispettati, da tutti”.
“L’iter è stato avviato dopo numerose contestazioni di violazione dell’art.5 comma 1 del Regolamento Comunale del Canone Unico Patrimoniale di Concessione (CUP), con verbali elevati dal Corpo di Polizia Locale, regolarmente registrati e notificati, e trasmessi ai Tributi a partire dall’anno 2021, in quanto, in assenza delle prescritte concessioni, l’esercizio occupava suolo pubblico con diverse dimensioni e tipologie di occupazione. La vecchia concessione di plateatico era infatti già venuta meno: scaduta ne era già stato diniegato il rinnovo nel 2022 per gravi morosità”.
“Poiché ai verbali, che peraltro continuavano a rilevare occupazioni ben superiori anche all’originario titolo, non hanno fatto seguito né osservazioni né rimozioni delle occupazioni abusive, è stato necessario ordinarne la rimozione, incaricando apposita ditta di effettuare le operazioni di sgombero”.
Le parole dell’assessore Costalonga non danno adito a equivoci. Infatti al verbo progredivano i fatti: una ditta specializzata ha provveduto alla rimozione del plateatico del ristorante “Al Colombo”, storico locale a pochi passi dal Teatro Goldoni e dal ponte di Rialto. Alla presenza della Polizia Locale, con il supporto di operai incaricati dal Comune, con in mano tutte le carte bollate dell’occorrenza, sedie, tavoli e arredi esterni, storicamente da tempo sistemati nella corte retrostante il teatro, sono stati caricati su barconi e trasferiti nei magazzini comunali in terraferma.
Secondo quanto dichiarato, il provvedimento è stato preso dopo una lunga serie di inadempienze riscontrate da parte del gestore dell’attività. Le violazioni accertate risalgono al 2021, con la mancata osservanza del Regolamento per il Canone Unico Patrimoniale di Concessione (CUP). In particolare, la Polizia Locale ha rilevato l’occupazione non autorizzata di aree pubbliche con arredi di dimensioni superiori a quelle consentite e con una disposizione non conforme al titolo rilasciato.
La concessione del plateatico era già scaduta ed era stata rifiutata la richiesta di rinnovo nel 2022 per gravi morosità. Secondo quanto comunicato dal Comune, il titolare non ha versato il canone dovuto e non ha adempiuto ai provvedimenti sanzionatori precedenti, tra cui la sospensione temporanea dell’autorizzazione. Le sanzioni previste per l’occupazione abusiva comprendono il pagamento del canone evaso e una penale pari al 300% dello stesso importo. Nel caso in questione, l’importo complessivo richiesto potrebbe superare i 600.000 euro.
La rimozione è stata preceduta da una comunicazione ufficiale inviata via posta certificata, ma secondo quanto riferito dal gestore dell’esercizio, il contenuto della notifica non era stato esaminato per tempo. Il ristorante, attivo da oltre 150 anni, disponeva di un dehor capace di ospitare fino a un centinaio di coperti. L’assenza dell’area esterna, secondo il titolare, comporterebbe una riduzione stimata dell’80% del fatturato.
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