Il Comune di Treviso riconosce i figli nati da due mamme
Dalle parole ai fatti: l’anagrafe del Comune di Treviso riconoscerà i figli nati da coppie omogenitoriali nati con la procreazione assistita. La risposta scritta da parte dello Stato civile di Ca’ Sugana è arrivata sul tavolo di Valentina Pizzol, avvocato da anni in prima linea per la difesa dei diritti delle coppie arcobaleno.
La lettera chiarisce che il comune di Treviso recepisce integralmente la sentenza emessa dalla Corte costituzionale nella quale vengono riconosciuti i figli concepiti con procreazione assistita da due donne. Grazie alla sentenza entrambe le mamme diventano automaticamente genitori senza che una delle due adotti il bambino appena nato.
«Il Comune di Treviso», ha spiegato Pizzol al Gazzettino, «si mette dalla parte delle famiglie insieme a quei comuni virtuosi che hanno recepito la sentenza. Diamo atto al sindaco Mario Conte di aver mantenuto la parola: era rimasto in attesa di un chiarimento giuridico e oggi dà il via libera al riconoscimento. In città ci sono tante coppie di donne in attesa».
In pratica i bimbi nati da Pma vedranno riconosciuto il ruolo di madre anche alla donna che ha espresso il consenso preventivo alla procreazione assistita assumendosi quindi la responsabilità genitoriale. Nonostante restino ancora alcuni aspetti squisitamente giuridici da appura re quindi il documento conferma che «l’ufficio anagrafe procederà su richiesta sia alla formazione dell’atto di nascita per i nati in Italia in queste circostanze, sia alla ricezione di eventuali riconoscimenti da parte della madre intenzionale».
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