Puglia

Il Comune di Bari non verrà sciolto per mafia

Il Comune di Bari non sarà sciolto per infiltrazioni mafiose. Sarebbe questa, stando alle prime indiscrezioni di stampa, la decisione ultima del ministero dell’Interno, che a oggi non ha portato in Consiglio dei ministri il “caso Bari”, e la relativa proposta dello scioglimento. A quanto pare non avverà fino a domenica, giorno ultimo imposto dalla legge. I provvedimenti del ministro Matteo Piantedosi riguarderebbero solo il commissariamento di due municipalizzate, Amgas e Multiservizi, che si aggiungono ad Amtab già in amministrazione giudiziaria dal 26 febbraio 2024.

Alcune criticità sono comunque state evidenziate, dalla commissione d’accesso nominata dal Viminale e al lavoro a Bari da marzo a settembre 2024, e a quanto pare saranno previste anche sanzioni individuali nei confronti di alcuni dipendenti pubblici. Il Comune di Bari però potrà andare avanti nel suo complesso, e quindi non diventerà il primo capoluogo di regione sciolto per infiltrazioni mafiose. Da Palazzo di città, a ogni modo, si attendono comunicazioni ufficiali.

La città può tirare un sospiro di sollievo a quasi un anno da quando tutto è cominciato: nel febbraio 2024, infatti, l’inchiesta della Dda di Bari “Codice interno” aveva portato all’arresto 130 persone – fra cui l’allora consigliera comunale Maria Carmen Lorusso e suo marito, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri – e aveva portato alla luce presunti rapporti fra imprenditoria, mafia e politica, oltre al commissariamento di Amtab.




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