Abruzzo

“Il Comune cambia modalità per la raccolta dei rifiuti, ma non coinvolge il consiglio comunale”: la denuncia dell’opposizione


“L’amministrazione comunale ha deciso di affidare il servizio di raccolta rifiuti senza indire una gara d’appalto e senza coinvolgere i consiglieri comunali”. L’accusa arriva dagli esponenti di minoranza Stefano Maurizio Costa, Mario De Lio e Damiano Zappone, che puntano il dito contro la scelta della giunta Ferrara approvata anche da una delibera di indirizzo.

 

I consiglieri di opposizione contestano non tanto la scelta in sé, quanto le modalità con cui viene portata avanti.

 

“L’amministrazione comunale – sottolineano – ha pubblicamente fatto sapere che intende affidare il servizio di raccolta di rifiuti senza indire una gara d’appalto, ma entrando in una società in house di nome Ecolan spa, con sede lavorativa in Val di Sangro. Alla società hanno aderito circa 75 Comuni, che coprono circa 220mila abitanti. Chieti, quindi, sarà quello con il maggior numero di abitanti (circa 50 mila) e per poter entrare in società dovrà versare una quota di circa 30 mila euro, oltre a mettere a disposizione il centro di Santa Filomena, che sicuramente verrà utilizzato per il centramento della raccolta per tutti i comuni limitrofi alla nostra città”.

 

I consiglieri sottolineano poi che “come diretta conseguenza, Comuni come Ripa Teatina, Bucchianico e altri, molto probabilmente, con i loro camion di grossa portata che svolgeranno la raccolta in quei paesi, verranno a conferire i rifiuti per poi trasferirli in Val di Sangro, dove verranno lavorati per la produzione di fertilizzanti ed energia pulita. Trattative, come si capisce, importanti e di impatto nei confronti della città e dei suoi abitanti – osservano Costa, De Lio e Zappone – che l’amministrazione sta conducendo con riunioni solo con pochi intimi consiglieri di maggioranza, senza andare a coinvolgere quelli di minoranza per condividere o anche dare un contributo fattivo e quindi far sapere ai cittadini teatini quali saranno poi per loro i benefici per questa svolta che si vorrebbe attuare”.

 

“La struttura di Santa Filomena non sarà utilizzata per lo stoccaggio dei rifiuti?”, chiedono i consiglieri di minoranza. “I ,ezzi impiegati non potranno partire con piccoli carichi, in rispetto dell’economia del servizio, per andare in Val di Sangro, ma dovranno aspettare che i camion si riempiano per andare poi all’impianto di lavorazione. Chiediamo a questo punto: i dipendenti di Chieti rimarranno a disposizione solo della città o verranno utilizzati anche per i comuni che fanno parte della società? E ancora: che risparmio ci sarà per i cittadini che oggi pagano la Tari più alta d’Italia? Cambierà anche il calendario della raccolta giornaliera, visto che in diversi comuni soci la raccolta indifferenziata viene effettuata ogni 15 giorni, l’umido senza una precisa data, la plastica, il vetro e il cartone, fonte di riciclaggio a costo zero, in quanto basta trasportarlo nei centri di raccolta?”.

 

“Tutto questo – denunciano Costa, De Lio e Zappone – è stato secretato per noi consiglieri comunali: la decisione che hanno preso è che le loro scelte ci saranno notificate solo nel momento in cui si voterà per l’approvazione in consiglio comunale. L’invito alla maggioranza è ancora quello di fare chiarezza”.

 

Intanto, il consigliere Costa si fa promotore di domanda di accesso agli atti, “sapendo già – puntualizza – che il piano industriale è stato depositato, ma non è stato inviato a tutti i consiglieri. Dove sta la trasparenza? Quali sono le criticità vere?”, conclude.

 

 


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