Il Centrosinistra stila un bilancio: «Ascoli in forte declino, promesse tante ma mai mantenute»
LE FORZE di opposizione confermano il fronte comune e procedono unite verso una nuova visione di città, sotto la guida del candidato sindaco Emidio Nardini. A tirare le somme e ad affiancare quest’ultimo Massimo Tamburri del Movimento Cinque Stelle, Francesco Ameli e Angelo Procaccini del Partito Democratico
…
Conferenza di fine anno ad Ascoli dei gruppi di opposizione in Consiglio comunale per tirare le somme dell’operato portato avanti dall’attuale Amministrazione. A capeggiarli, da “Rinascita”, il futuro candidato sindaco del Centrosinistra Emidio Nardini, capogruppo di “Ascolto&Partecipazione” in Consiglio comunale.
«Una povertà delle scelte fatte da questa Amministrazione – esordisce Massimo Tamburri del Movimento Cinque Stelle – soprattutto in termini di gestione della spesa pubblica. C’è stata la possibilità di una spesa pubblica senza precedenti che probabilmente non si ripeterà. Si poteva disporre di una ricchezza pubblica grazie ai fondi del Pnrr. Un’occasione che poteva servire per rilanciare la città che come sappiamo al di là delle dichiarazioni fatte, è in tremendo declino sia demografico che economico. C’è una mancanza di capacità di confronto che impoverisce le scelte amministrative riguardanti la gestione della spesa pubblica.
Un esempio è il censimento delle attività commerciali del centro storico: i progetti fatti prima sono stati fatti in base a cosa visto che il censimento non era ancora finito? Gran parte delle risorse utilizzate per realizzare housing sociali: una bella scelta che però non servirà a risolvere i problemi della città, per questo stiamo lavorando a dei progetti diversi visto che le competenze e la progettualitá dell’Amministrazione sono molto scarse».
«Sono tanti gli aspetti che ci preoccupano, in particolare l’azione di stravolgimento della realtà da parte del sindaco – aggiunge Angelo Procaccini segretario ascolano del Partito Democratico – l’ultima riguarda un comunicato stampa dove si festeggia l’approvazione del bilancio di previsione, come se fosse un grande risultato. Un risultato obbligato, invece, poiché a livello di governo centrale non è stata data nessuna proroga.
Oppure la questione della sosta: manifesti in tutta la città in cui si dice che il sindaco ha riscattato i parcheggi: in realtà è stato deciso di individuare un gruppo di persone che dovrà studiare come riscattare i parcheggi. L’unica realtà è che Fioravanti non ha fatto altro che aumentare il numero dei parcheggi a pagamento.
I fondi Pnrr: abbiamo visto che si sta investendo negli housing sociali, che come abbiamo visto nell’ ex plesso Montessori hanno molto di housing ma di sociale c’è poco. L’housing sociale funziona poco in questa città. Stiamo indebitando le future generazioni: i fondi del Pnrr sono soldi che ci vengono prestati per realizzare investimenti strutturali che portano alla crescita del territorio. Ad Ascoli invece, sono stati usati per realizzare i marciapiedi, perché non sono stati utilizzati invece per dare delle risposte ai problemi della città come la questione Carbon e per dare un nuovo volto e predisporre un nuovo assetto urbanistico che prevedeva la reale realizzazione della Ferrovia Salaria?
Questione scuola: abbiamo visto diversi Comuni che hanno inaugurato scuole nuove. Noi invece non abbiamo né scuole nuove né scuole a norma sismica ne sappiamo dove andranno gli studenti quando si apriranno i cantieri. I calendari del sindaco nelle case? Un sindaco che ha svolto bene il suo compito da primo cittadino non ha bisogno di investire risorse sulla propria promozione. Dice di tenere agli ultimi della città, sotto Natale questi soldi poteva investirli in qualche opera di carità».
«I numerosi fallimenti di questa Amministrazione – ribadisce Francesco Ameli, segretario provinciale del Pd – riguardano diverse macro tematiche. La Sanità: dall’ospedale Mazzoni sono andati via due chirurghi e cinque anestesisti. Ci sono state promesse trionfali sulla realizzazione di una clinica urologica al Mazzoni, una struttura lasciata a sé stessa. Decine e decine di donne che vorrebbero tornare a lavorare qui. Il sindaco invece è più impegnato a mandare le letterine di Natale a casa.
I cittadini sono in difficoltà: secondo il rapporto della Caritas, uno su dieci va alla Caritas. La maggior parte di loro vanno dietro alle promesse di una Amministrazione che è completamente allo sbando e il sindaco non può essere assente. Se un cittadino su dieci va alla Caritas il tema del lavoro va preso seriamente e non solo per le elezioni. Dobbiamo fare in modo che chi lavora all’ interno del comune con le cooperative o i subappalti, debba essere pagato con il salario minimo.
Il tema della sostenibilità: non è un giardino che rende un’area sostenibile. Per la sua inadempienza il comune è stato commissariato e l’amministrazione ha festeggiato il fatto che siamo stati commissariati perché non siamo stati in grado di fare la politica. Siamo su Marte. A proposito, il sindaco voleva fare un’osservatorio ma evidentemente si è reso conto che era una cazzata e che non si poteva fare. Dobbiamo tornare con i piedi per terra: se usiamo il Pnrr per i marciapiedi e non per fare un progetto di rilancio per la città, allora c’è qualcosa di distorto. Dobbiamo liberare la città dalle cinghie che la tengono stretta e radicata, dobbiamo pensare ad una nuova visione di futuro».
Non poteva mancare il commento di Emidio Nardini, che sarà in corsa alle Comunali del prossimo 9 giugno. «Oggi siamo qui per rimarcare quello che abbiamo cercato di fare grazie anche ad un’opposizione costruttiva che in questi anni ha presentato tante interrogazioni e mozioni ma non è mai stata votata una in Consiglio. Con il nostro gruppo stiamo cercando di lavorare per dare un idea diversa di città partendo dalle proposizioni che hanno portato alla mia candidatura, elaborate insieme da un gruppo sfaldato. Sfaldato perché alcuni, come i centristi, hanno scelto di prendere altre strade. Non mi sento di commentare. Ribadiamo che siamo un gruppo di persone che intende aprirsi a tutta la cittadinanza. C’è la necessità di rappresentare tutto ciò, coinvolgendo anche i cittadini. A gennaio lanceremo alcune idee, non il solito programma elettorale: una serie di proposte su cui chiameremo la cittadinanza a riflettere e partecipare.
Alla fine del 2019 abbiamo presentato una mozione per richiedere la revisione dello statuto che tra l’altro è scaduto. Mozione che non è stata mai calendarizzata. In coerenza con le nostre idee e su come le vogliamo rappresentare, vogliamo iniziare a rendere coscienti i cittadini di quali sono i loro diritti e rovesciare la piramide per cui c’è un un uomo solo al comando. Il nostro sarà un progetto in cui avremo bisogno del loro contributo. Da questo, lo stimolo per fare meglio. Questo sarà il nostro futuro, con idee e proposte che a prescindere da come andranno le cose, rimarranno per la città. Lo faremo e lo porteremo avanti».
D’obbligo un commento sulla Sanità: «Dal 1981 al 2019 ho lavorato al Mazzoni e tutt’ora sono in contatto con alcuni miei ex colleghi che non ne possono più di questo degrado continuo. Degrado degli operatori medici che non hanno possibilità migliori per operare. Negli anni ’60 il Mazzoni si trovava in una condizione diversa, era la migliore struttura delle Marche perché si fondava sulle persone e sulle loro delle capacità, riconosciute da tutti. Possibile che il sindaco non abbia nulla da dire, dopo che si è incatenato ai cancelli dell’ospedale? Cosa offriamo ai cittadini? Conviene rimanere ad Ascoli o andare ad Osimo così sono più vicini all’ospedale di Ancona? Possibile che anche la direttrice Natalini non si renda conto di una Sanità che sta piangendo al prezzo del sacrificio enorme di medici ed infermieri?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Source link