Trentino Alto Adige/Suedtirol

Il cenone goloso? Si può fare con 50 euro. Lenticchie e pesce  – Bolzano



BOLZANO. Un cenone di capodanno a base di pesce per quattro persone a 50 euro? Tutt’altro che impossibile con i consigli dei nostri cuochi e un po’ di fantasia. Oltre a una buona dose di olio di gomito.

Se poi vorrete aggiungerci anche qualche buon vino e una o due bollicine, potreste comunque contenere il vostro budget per la festa sotto i cento euro. Bevendo bene e mangiando anche meglio. Con piccole variazioni, il menù che vi proponiamo potrete presentarlo anche in versione vegetariana. Premettiamo che per fare bella figura, come detto, non occorre necessariamente spendere una follia, ma seguire qualche idea originale, come quella di caratterizzare il piatto o le portate con un a impronta cromatica, caratterizzando i piatti col colore e i contrasti.

Gli antipasti

Partiamo dagli antipasti dove ci viene in soccorso Oskar Messner cuoco e titolare dell’osteria Slow Food Pitzock in val di Funes che ci propone la sua insalatina di lenticchie multicolore da integrare con una fettina di salmerino affumicato al posto del prosciutto di pecora con gli occhiali che utilizza solitamente.

Il consiglio è di cuocere le lenticchie separatamente al vapore, magari in forno per rispettare i diversi tempi di cottura. Un vera arca del gusto in una ciotola. Ci sono le lenticchie rosse, le lenticchie gialle come la lenticchia bionda di Saint-Flour, le lenticchie di Ustica, la lenticchia nera delle colline di Enna in Sicilia.

Ma anche nei supermercati non manca la varietà e con 4 o 5 euro sarete serviti per la cena e il dopocena. Una volta raffreddate andranno condite con un dressing di olio, limone, senape, sale e pepe e poi decorate con una fettina di salmerino affumicato, o pesce spada marinato, se preferite. Con un bocconcino di tofu affumicato e speziato ecco un goloso antipasto vegano. Se poi non volete rinunciare alla vostra tartina di caviale o uova di lompo eccoci serviti con le magnifiche lenticchie beluga, da cuocere rapidamente al vapore, condire con sale e, una volta raffreddate da adagiare su una tartina spalmata di un buon burro salato e del cipollotto lasciato marinare in sale e aceto da decorare con un gambo di erba cipollina.

Una goduria ad effetto.

Se poi desiderate il classico cocktail di gamberetti allora vi suggeriamo le code di gambero argentino pescato e surgelato. Al posto della consueta maionese di uova, vi suggeriamo di prepararla con l’acqua delle lenticchie che emulsionata con olio di mais, limone, senape, sale e pepe monterà splendidamente. Da colorare con curcuma e un pizzico di pepe. Costo: sette euro. Con l’antipasto vi suggeriamo uno spumante altoatesino come il “36” della cantina di Merano (26 euro) o un buon Trentodoc tra i 15 e i venti euro. Come bottiglia di metodo classico Ferrari.

I primi piatti

Come primo piatto suggeriamo di scegliere un risotto o una linguina al nero di seppia. Con 10 euro di seppia e qualche pomodorino preparerete la base del condimento, cui aggiungerete il nero di seppia. Un piatto semplice e cromaticamente di impatto che funziona sempre benissimo senza intaccare le tasche. Per il risotto procederete alla tostatura (o saldatura) a secco del riso per poi aggiungere la cipolla da rosolare, quindi la seppia tagliata a listarelle e poi sfumata con del vino bianco secco. Aggiungere un buon brodo, possibilmente un fumetto di pesce. A metà cottura aggiungerete il nero di seppia.

Procedere fino a completamento della cottura e decorare ciascun piatto con una spruzzata di prezzemolo. Bellissimo. Settecento grammi di seppia bastano per 4 persone al costo di 12 euro.

Il secondo

Semplice e gustosa e cromaticamente allettante la proposta per il secondo di pesce. Un filetto di trota salmonata per ciascun commensale da cucinare al forno con bacche di pepe rosa, fettine di arancia e pomodorini arancioni o gialli, da preparare “confìt” sempre al forno con qualche patata tagliata a piccoli cubetti e sbollentata spolverata di paprica dolce o curry giallo.

Per i pomodorini confìt sarà sufficiente tagliarli a metà e adagiarli in una teglia con la sezione tagliata in alto condita con un pizzico di sale, un pizzico di zucchero e origano per circa 20, 25 minuti insieme alle patate e olio Evo. Tagliate a piccoli cubetti le patate.

Se lo preferite, al posto del filetto di trota potrete usare un trancio di salmone fresco.

A questo piatto suggeriamo di abbinare un Sylvaner della Valle Isarco a contrasto o un Gewürztraminer di annata a completamento. Costo per il pesce sui 15 – 20 euro.

Il dessert

Infine il dessert ce lo suggerisce Christian Pircher del ristorante Kirchsteiger di Foiana, un cuoco noto per la sua arte nel preparare il foie gras e altri grandi classici della cucina mondiale come lo zabaione al Moscato d’Asti con cui bagneremo una fetta del classico panettone (quello della Coop a 7 euro è stato da poco premiato da Altorconsumo).

Per lo zabaione occorrono 9 tuorli, 180 gr di zucchero e 250 ml di Asti spumante (al supermercato un docg si trova intorno a 5 euro).

Si versano i tuorli in un pentolino, si unisce lo zucchero a fuoco spento usando una frusta. Quindi si versa il Moscato e si mescola ancora.

Procedere poi alla cottura per 10-12 minuti a bagnomaria, continuando a mescolare per fare incorporare aria al composto e renderlo spumoso.

Lo zabaione va versato ancora caldo sulle fette di panettone intiepidite in forno. In accompagnamento, naturalmente, il Moscato aperto. Costo 10 euro, 15 con il vino.

Perfetto anche per un brindisi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.




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