Il Catanzaro prova a consolarsi con i gol di Pittarello e Buso
Trovare due gol dalla panchina è sempre complicato. Farlo con due giocatori che finora non avevano mai segnato ed erano utilizzati poco e niente lo è di più, un misto di bravura e fortuna soprattutto se i due in questione, Pittarello e Buso, non sono nemmeno bomber implacabili. Un episodio simile alla “preghiera” di Vivarini nel preliminare playoff col Brescia, raddrizzato allo scadere dal panchinaro Donnarumma e poi corretto dall’altra riserva Brignola nei supplementari. Quella era l’ultima volta di un’accoppiata di sostituzioni vincente (18 maggio 2024).
A differenza del Brescia, il Pescara stavolta ha “visto” la giocata di Aquilani raccogliendo un pareggio insperato al 93’, però le reti dei subentrati possono anche rivelarsi un segnale positivo, nel senso che potrebbero restituire – a loro stessi e al Catanzaro – la fiducia che solo i gol possono garantire. Pittarello e Buso erano stati gli acquisti più costosi della campagna acquisti estiva del 2024: poco meno di due milioni spesi per entrambi (1,2 bonus compresi solo per Pittarello), ma mai davvero convincenti fra problemi fisici, impiego scarso o fuori ruolo, forse qualche limite di personalità. Pittarello nello scorso campionato aveva firmato solo due centri, il primo a fine febbraio contro lo Spezia in trasferta, l’altro a Carrara a inizio aprile. Il “Ceravolo” era ancora terreno da conquistare per il 29enne veneto, sempre generoso e a volte pure sfortunato, spesso lontano dalla versione energica e incisiva di Cittadella, dove l’ha preso il Catanzaro sgomitando per superare la concorrenza dello Spezia. Venerdì sera Pittarello ha finalmente interrotto il digiuno interno e stagionale raccogliendo la respinta di Desplanches sul colpo di testa di Frosinini, un altro partito fra le riserve dopo due mesi ai box per infortunio. Gol a parte, la prestazione del centravanti è stata buona, fra il solito gioco di sponda per i compagni e la lotta corpo a corpo con gli avversari. Almeno il numero 8 Aquilani l’aveva preso in considerazione in nove partite su 13 (ma solo 451’).
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