il caso Piantedosi in Libia docet
di Fabio Grasso
Lo sappiamo da più di un secolo o giù di lì; e per qualcuno potrebbe essere anche una notizia! Dalla data dell’omicidio Kennedy, in quei di Dallas, sappiamo che i governi nazionali già non contavano e non contano nulla ma, nonostante numerose altre prove evidenti a riguardo, la maggior parte degli attori in campo continuò e continua a fare finta di nulla. Scrivere giornali seri, fare analisi politiche serie, condurre talk-show di approfondimento seri, intervenire a dibattitti mediatici di vitale importanza, sul filo dello scontro dialettico normalmente basato sulla diatriba destra/sinistra, repubblicani/democratici, bianchi/neri, giusti/sbagliati: oppio dei popoli, altro che il tifo per il calcio….
Poi arrivò in Italia un Almasri di troppo, un pezzo grosso libico da catturare e condannare, secondo il giudizio della Corte Penale Internazionale. Alcuni solerti uomini delle forze dell’ordine (di cui oggi non sappiano nulla) lo fermarono credendo di poterlo assicurare alla giustizia. Così non fu e, dopo una serie di capriole, ottovolanti e giravolte, tra le migliori nel campionario illusionista para-governativo extra-parlamentare italiano, fu rispedito al suo Paesello di origine affinché continuasse a svolgere il compito per il quale extra-governativi e sovranazionali lo avevano ingaggiato. Robetta di poco conto tipo crimini contro l’umanità. Non sforzatevi troppo in lauree e master; alla fine quelli che fanno carriera e soldi sono questi; profili lavorativi dal curriculum sanguinario, ricercati da chi, estraneo e superiore ai governi, conta e detta legge.
E tutti quanti a giustificare il rimpatrio di Almasri con la Ragione di Stato, l’Italia gestisce rapporti con la Libia, per la sicurezza dei nostri connazionali in Libia, altrimenti ci aumentano gli sbarchi… e bla, bla, bla… oppio per il popolo italiano, dato che – Piantedosi prova alla mano – il governo italiano conta quanto il due di mazze quando la briscola è a coppe. Piantedosi non ha potuto neanche fare finta di intrattenersi a parlare, conversando sui destini del mondo e su piani strategici pluriennali, in un incontro al vertice, seduto sulle poltrone di Stato, come fanno i vari Macron, Putin, Zelensky, Trump e vari altri eventuali.
Adesso, scrivo, volete processare Meloni e governo? Per cosa? Quale governo? Quali istituzioni? Non venire nemmeno a capo di un femminicidio avvenuto in un paese di diecimila gatti? Non venirne a capo in maniera convincente oltre ogni ragionevole dubbio? Lasciate perdere, non è il caso di continuare a fare finta che ci siano un governo e una nazione. Prendete spunto, finalmente, dal caso Piantedosi e iniziate a fare una seria riflessione su come togliersi dall’impiccio di poteri sovranazionali extra-governativi e ripristinare l’autonomia, il prestigio e l’autodeterminazione di uno Stato di Diritto Nazionale. O siete in cerca di altri guai ben più seri con prove ancora più schiaccianti?
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