il caso finisce in consiglio regionale
Cicli di chemioterapia rinviati e non completati nei tempi previsti dai protocolli, pazienti rimandati a casa perché mancano i farmaci. Accade all’ospedale Santissima Annunziata di Chieti, come segnalato a Chieti Today da alcuni pazienti e come emerso anche in consiglio regionale, nella seduta di martedì 5 agosto.
A sollevare il caso in aula è stato il consigliere del Partito Democratico Antonio Di Marco, a cui si era rivolto il marito di una paziente del policlinico, lamentando una situazione surreale. “I pazienti oncologici assegnati all’ospedale di Chieti – ha raccontato l’uomo, residente in città – fra cui mia moglie, non possono più completare i cicli di chemioterapia nei tempi previsti dai protocolli per la continua mancanza di farmaci tra cui Trastuzumab Deruxtecan Enhertu”.
Una testimonianza che l’esponente Dem ha letto in consiglio comunale “facendo infuriare – racconta – il presidente Marsilio, che di fronte alla realtà di una famiglia, una delle tante costrette a soccombere di fronte a una sanità che non funziona, è addirittura uscito dall’aula non riuscendo a reggere il confronto, dandomi dello sciacallo, gridandomi contro che sono bugiardo, con una violenza che non si addice a un rappresentante delle istituzioni”.
“Non è così che si salva il settore più importante fra le competenze della Regione – incalza Di Marco – ridotto a un deficit mostruoso, spogliato di prestazioni e servizi, tanto malato da contagiare anche altri settori vitali della vita d’Abruzzo e imporre tasse alla comunità già colpita da tante mancanze. Basta bugie, servono azioni e, nello specifico servono farmaci: al posto di negare una realtà raccontata da chi l’ha vissuta, perché non ha accertato, presidente, che ciò che questo cittadino via mail mi affidava fosse notizia vera, al posto di darmi dello sciacallo? Fa male il fallimento, mi rendo conto, ma è cosa istituzionale dare risposte alla comunità, è stato eletto per questo, non per considerare reale solo ciò che a lei fa comodo e sbattere la porta e andarsene quando la realtà parla chiaro”, incalza l’esponente di opposizione.
“Non riesco ancora a capacitarmi nemmeno di come l’assessore Quaglieri abbia potuto rivolgermi un’offesa così assurda, dicendo che, rivelando questa storia, ripeto, una delle tante, io fossi il Netanyahu dei malati oncologici, sfruttandoli per farmi pubblicità, io che malato oncologico lo sono stato e so cosa significa avere bisogno di certezze, la sicurezza dei farmaci”, incalza Di Marco.
Il consigliere regionale porterà il caso in commissione Vigilanza, anche considerando il fatto che “non è la prima volta che quei farmaci finiscono a Chieti e che ai malati che ne hanno bisogno per vivere viene data come giustificazione dell’assenza il tempo di riassortimento, una storia più volte finita sulle cronache nazionali e che si ripete, nonostante ciò. Non possono esserci buchi nella programmazione della sanità e se ciò accade significa una sola cosa: che la programmazione sanitaria non è fatta bene e le condizioni del nostro sistema sanitario, oberato dai debiti, dai problemi, dalle liste di attesa, dalla fuga e dalla rinuncia a curarsi, lo prova. Inutile scappare, inutile alterarsi, presidente, si corci le maniche e scenda in trincea con noi”, è l’invito di Di Marco.
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