Marche

«Il campo sportivo Capodaglio di Loreto andava chiuso». Nodo-inagibilità, indagato Pieroni


LORETO Falso in atto pubblico. È il reato contenuto nell’avviso di conclusione delle indagini che nei giorni scorsi la procura ha fatto recapitare a Moreno Pieroni, sindaco di Loreto. Nel mirino del pm Paolo Gubinelli è finita l’ordinanza con cui nell’ottobre del 2023 il primo cittadino aveva imposto alcune limitazioni per la fruizione degli impianti sportivi della città mariana. Aveva disposto l’interdizione degli spogliatoi (particolarmente degradati) dello stadio “Salvo d’Acquisto”, dei campi da tennis di via Gatti e dell’impianto Capodaglio di Villa Musone (una parte è dedicata al futsal) all’interno del quale era stata stabilita la presenza massima di 99 persone durante le partite.

Il nodo

È sul complesso di Villa Musone che si è concentrata la procura. Poiché, stando all’ipotesi investigativa, avrebbe continuato ad operare pur non avendone i requisiti di sicurezza tali da renderlo ottimale per la fruizione da parte degli atleti e del pubblico. Le limitazioni imposte dal sindaco, dunque, non sarebbero bastate. L’impianto andava chiuso. L’interdizione è, effettivamente, scattata.

Ma nel novembre del 2024, dopo un controllo degli agenti della questura che avevano passato in rassegna gli impianti sportivi. Un controllo scaturito dall’esposto presentato da un consigliere di opposizione: faceva riferimento alla mancata agibilità degli impianti. Il sindaco aveva così firmato l’ordinanza per impedire l’accesso al campo sportivo Capodaglio, al campo di calcio a 5 e al circolo di via Gatti. Una situazione che ha messo in difficoltà le società sportive cittadine. In quattro mesi, la situazione s’è evoluta: da una parte l’amministrazione ha concluso i lavori per sistemare l’area adibita al tennis e ha avviato il cantiere per la manutenzione del Capodaglio.

L’annuncio

Dall’altra, la procura ha chiuso le indagini. Nel mirino, ci sarebbe anche la mancata licenza di pubblico spettacolo, obbligatoria per far confluire il pubblico negli stadi. A riferire dell’inchiesta, è stato lo stesso Pieroni con un post nel segno della «trasparenza» e consapevolezza «della bontà delle azioni intraprese da questa amministrazione, sempre e comunque fatte guardando al bene comune della collettività». Il sentimento è di «grande amarezza per la nostra Loreto, che continua a subire gli strascichi di una vicenda che si sarebbe potuta certamente gestire in modo molto meno drastico».

Lo stoccata, riferendosi al piano manutentivo pensato prima dell’esposto: «La città e i nostri giovani continuano a subire le conseguenze di un’azione tanto inutile quanto improvvida, arrivata a gamba tesa su una situazione che stavamo gestendo in modo attento sia alle esigenze della sicurezza che a quelle della socialità». La chiosa: «Sono convinto e fiducioso che la giustizia farà il suo corso e la pubblica amministrazione dimostrerà quanto necessario per l’assoluzione».




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