il Campidoglio va a verificare
La battaglia sullo stadio della Roma a Pietralata si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo 898 giorni dalla presentazione del progetto preliminare e 349 giorni dalla richiesta di verifica da parte del comitato cittadino, il 19 marzo il Comune di Roma ha avviato una verifica sulla possibile presenza di una “presunta area boscata” di due ettari. Una zona verde che AS Roma ha sempre segnalato, ma che il Comune ha negato fino a questo momento.
A darne notizia è il coordinamento dei cittadini “Sì al Parco, Sì all’Ospedale, No allo Stadio”, che monitora attentamente l’iter del progetto del nuovo impianto sportivo, previsto nell’area dell’ex SDO di Pietralata e con consegna stimata nel 2027.
Nel post pubblicato su Facebook, il comitato parla di denunce, diffide ed esposti che sarebbero riusciti a “abbattere il muro di gomma” alzato dall’amministrazione capitolina, accusata di aver sempre descritto l’area come degradata e da riqualificare.
Indagini archeologiche bloccate: il ruolo della procura
La vicenda si complica con un altro dettaglio. Il coordinamento sottolinea come la AS Roma, dopo aver comunicato più volte la ripresa degli scavi (prima il 17 febbraio, poi il 24 marzo), si sia vista bloccare le indagini archeologiche su un’area di 20.000 metri quadrati.
Non solo: la società aveva richiesto un formale assenso all’abbattimento o al taglio delle alberature, richiesta però respinta con un divieto di taglio per gli alberi protetti e i conglomerati arbustivi.
Il comitato sottolinea come lo stop agli scavi sia arrivato proprio in concomitanza con l’apertura di un’indagine da parte della Procura, suggerendo che la nuova inchiesta abbia spinto l’amministrazione a prendere in considerazione aspetti prima ignorati.
La denuncia del comitato: “Vogliono costruire su un’area verde destinata a parco”
Pur riconoscendo la nuova posizione del Comune, i cittadini non si dicono soddisfatti: il nulla osta concesso per l’avvio delle attività nelle aree libere arriva infatti proprio durante il periodo di nidificazione degli uccelli, che, secondo il Regolamento del Verde di Roma, dovrebbe impedire qualsiasi attività di taglio o abbattimento fino al 31 luglio.
Per questo motivo, il comitato minaccia nuove segnalazioni in procura e annuncia di avere una seconda perizia agronomica realizzata da un esperto del settore, pronta per essere integrata alla documentazione già presentata alle autorità.
La conclusione del post è netta: “Voler costruire uno stadio su un’area verde destinata a parco, dove c’è un bosco, è una vergogna”.
Campidoglio e AS Roma: “Nessun ritardo nei lavori”
Intanto, dal Campidoglio e dalla società giallorossa arriva una rassicurazione: “Non c’è alcun tipo di ritardo nelle attività previste”, spiegano, aggiungendo che “è in corso la pianificazione degli interventi per le indagini archeologiche”.
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