Il Calisio riavrà il suo rifugio: raggiunto l’accordo sul “Campel” – Cronaca
TRENTO. Gli escursionisti del Calisio riavranno il “loro” rifugio, il Campel, chiuso ormai da anni. Ci vorrà ancora un po’ di pazienza ma la strada sembra finalmente segnata.
L’Asuc di Villamontagna e il Comune di Trento hanno infatti raggiunto un accordo per avviare al più presto la demolizione e quindi la ricostruzione del rifugio Campel, chiuso dal lontano 2012. Le linee guida condivise dalle due amministrazioni prevedono che l’Asuc di Villamontagna proceda alla sospensione del vincolo di uso civico e alla concessione del rifugio, a titolo gratuito, al Comune di Trento per il tempo necessario ad ammortizzare gli investimenti previsti per la realizzazione della nuova struttura.
Frutto del confronto e degli approfondimenti di questi ultimi mesi, l’intesa tra Asuc e Comune di Trento fissa alcuni paletti di cui dovrà tener conto l’iter che porterà all’intervento sulla struttura. Sarà imprescindibile l’attenzione al corretto inserimento paesaggistico del nuovo rifugio, sia in termini dimensionali e di nuove volumetrie, che di linguaggio architettonico. Per raggiungere l’obiettivo, è prevista la possibilità di ricorrere a un concorso di progettazione.
La superficie utile netta complessiva sarà di circa 600 metri quadrati, dimensione superiore rispetto alla proposta progettuale del Comune del 2022, ma più contenuta rispetto alla proposta dell’Asuc del 2024, con una riduzione del 20 per cento circa. L’ampliamento dell’attività di ristorazione dovrà infatti contemperare le esigenze imprenditoriali e di gestione con il contenimento dell’impatto dell’attività anche in termini di traffico, tenendo conto della viabilità esistente e del limitato numero di posti auto disponibili.
All’interno del rifugio dovranno essere individuati degli spazi per la sede dell’Asuc e per gli Alpini di Villamontagna. La parte interrata dovrà essere limitata alle necessità connesse alla realizzazione di depositi per l’attività di ristorazione. Sarà valutata inoltre la possibilità di incrementare i posti auto con interventi limitati lungo la viabilità anche a monte del rifugio e di migliorare la strada di accesso prevedendo aree di manovra.
La copertura del rifugio dovrà consentire la posa di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia sostenibile. Nella scelta dei materiali costruttivi si dovrà privilegiare la tipologia che richiede minori interventi di manutenzione in modo da limitare i costi di mantenimento della struttura. La sospensione del vincolo di uso civico da parte dell’Asuc prevede che il rifugio entri nella disponibilità dell’Amministrazione attraverso una concessione o con la costituzione di un diritto di superficie della durata di 25 anni.
Sulla base del progetto e della valutazione dei costi determinati dal servizio Edilizia pubblica, la quantificazione economica del diritto di superficie porterà al riconoscimento di un canone annuo che sarà corrisposto all’Asuc di Villamontagna da parte del Comune a partire dal momento in cui il rifugio sarà affidato al soggetto che si aggiudicherà la gara per la gestione. Una volta perfezionata l’intesa con tutti gli adempimenti a carico delle due amministrazioni, all’inizio del prossimo anno è prevista l’indizione del concorso di progettazione e quindi la domanda di finanziamento alla Provincia autonoma, con l’auspicio che l’opera sia ammessa al finanziamento del Fondo di sviluppo locale. Sarà quindi avviato l’iter che prevede la progettazione esecutiva e la gara d’appalto.
Costruito dai volontari del gruppo Alpini negli anni Settanta, il rifugio Campel è stato chiuso quasi 13 anni perché la struttura non rispettava le norme igienico sanitarie. Nei 225 metri quadrati di superficie, c’erano un bar ristorante (a piano terra), la cucina e la sede degli Alpini (al primo piano). In questi anni non solo la comunità di Villamontagna ma anche i frequentatori dei prati e dei sentieri del Calisio hanno sollecitato un intervento risolutivo, per restituire alla città il locale noto per la sua impareggiabile terrazza panoramica. Dopo anni di confronti senza esito, la svolta è arrivata con la nuova presidenza dell’Asuc e con la forte spinta della comunità a raggiungere al più presto un accordo.