Il calcio dilettantistico fa quadrato attorno alla Cbs, la solidarietà corre via social – Torino Oggi
Il caso Cbs, che rischia di privare la storica società calcistica di corso Sicilia dei suoi campi di gioco, si sta trasformando in una vera e propria bufera sportiva e sociale. Il progetto presentato da un altro consorzio di Chieti, che ha in mente di realizzare campi da tennis, padel e pickleball sugli attuali terreni, e il rinvio di ogni decisione del Comune di Torino a settembre – quando la stagione calcistica sarà già iniziata – mettono a rischio l’attività di 500 tesserati e 22 squadre.
Da Instagram a Facebook
Il sostegno alla Cbs cresce di ora in ora. Su Instagram è arrivato anche un messaggio carico di emozione da Lorenzo Ariaudo, figlio del presidente Maurizio, oggi team manager della Sampdoria ed ex difensore di Serie A e B: “Sono arrivato alla Cbs a 4 anni. Ho imparato lì rispetto, disciplina, passione. È molto più di una società: è casa nostra. Ha accolto prima me, poi i miei nipoti e ora anche i miei figli. È un punto di ritrovo per le famiglie, un luogo dove si respira aria pulita e si fanno eventi di beneficenza”.
Alla petizione online lanciata dai genitori, vicina alle 3mila firme, si è aggiunta una “gara di solidarietà” da parte delle altre società dilettantistiche. Sui social, dal Piemonte alla Liguria, decine di club pubblicano messaggi di sostegno con lo slogan: “Il calcio è comunità, educazione, futuro. Difendiamolo insieme”.
La bacheca
Messaggi che la Cbs, giorno dopo giorno, sta riportando sulla sua pagina Facebook. Intanto in questi giorni, pur tra tanti dubbi, la Cbs ha avviato interventi urgenti di manutenzione per garantire la piena operatività in vista della stagione sportiva 2025/2026. La società, ricordiamolo, ha presentato un progetto di riqualificazione da 1,3 milioni di euro, interamente autofinanziato, che prevede il rifacimento dei campi e delle tribune, a fronte di una concessione venticinquennale e un canone annuo di 18.000 euro.