Emilia Romagna

Il 65% dei modenesi non si è accorto dei cambiamenti


Come giudicano i modenesi la cosiddetta nuova bolletta 2.0, entrata in vigore lo scorso 1 luglio? Sulla carta il neo-prospetto dovrebbe rendere le fatturazioni più semplici da leggere e comprendere, con l’introduzione – tra le altre cose – dello ‘scontrino dell’energia’, che mostra a colpo d’occhio quanto si paga e per cosa, e il “Box offerta”, che sintetizza le condizioni contrattuali sottoscritte. La realtà, però, è diversa e, nella confusione generale, per molti modenesi era meglio la vecchia bolletta.

A raccogliere gli umori dei cittadini è un sondaggio online di U.Di.Con. Emilia-Romagna conclusosi nei giorni scorsi. La quasi totalità dei partecipanti al sondaggio (97%) appartiene alla fascia d’età solitamente ‘pagante’, quella compresa tra i 31 anni e gli over 70, con una prevalenza degli uomini (63%) sulle donne (37%).

Primo risultato che balza all’occhio è che il 65% dei modenesi non pare essersi accorto dell’arrivo della bolletta 2.0: per il 40%, infatti, la ‘nuova veste’ grafica appare uguale a prima, il 25% ammette di non averci fatto caso, il 34% ammette fortunatamente di avere notato dei cambiamenti.

In generale, secondo il sondaggio U.Di.Con, solo il 6% definisce ‘più chiara’ la nuova bolletta, a cui si aggiunge un 15% che promuove solo in parte la nuova impostazione delle varie informazioni, in quanto molte parti appaiono confuse. Per il 39% la bolletta attuale è più difficile da capire rispetto alla versione precedente e un 48% non ha trovato nessuna differenza.

Tra le novità più attese nella bolletta 2.0 c’era la sezione dello ‘Scontrino dell’energia’ da cui l’utente dovrebbe comprendere immediatamente quanto va a pagare e per quali voci, ma l’obiettivo di agevolare il cittadino modenese non sembra raggiunto: il 53% del campione, infatti, dichiara di non avere individuato la nuova sezione e il 34% non sa nemmeno di cosa si tratta. I pochi che hanno trovato lo ‘scontrino energia’ (l’11%) lo definiscono abbastanza utile (55%), seguito da un ‘per niente utile’ (27%).

Non va meglio per il ‘box dell’offerta’, che contiene le sintesi delle condizioni contrattuali: oltre l’80% dei partecipanti al sondaggio, infatti, non l’ha letto o notato.

Anche nella nuova bolletta, resistono poi tutta una serie di voci che al cliente risultano e rimangono poco chiare, proprio come era nella vecchia fatturazione: al primo posto la cosiddetta ‘quota fissa’, non comprensibile per quasi un modenese su cinque (17%), poi ci sono i ‘dati dell’offerta attiva (prezzo fisso, variabile, ecc)’ (16%), seguiti da ‘quota potenza’ e ‘accise’ (per entrambe il 12% delle risposte). Il 16%, invece, dichiara di non comprendere bene nessuna delle voci presenti in bolletta.

Risultati contrastanti, infine, anche sulla tendenza dei cittadini a confrontare in maniera costante le altre offerte disponibili sul mercato: un modenese su tre ammette di non sapere come si fa o comunque di non averlo mai fatto e solo il 14% dichiara di usare regolarmente i siti di comparazione.

La bolletta 2.0 dispone le informazioni in maniera più ordinata, ma il vero problema è comprendere quelle voci e il loro significato – spiega Debora Ferrari, Presidente regionale U.Di.Con. -. In questo quadro, quello che realmente le persone non comprendono è il perché degli aumenti periodici dei costi e il perché di bollette sempre più salate. Rendere più ordinate le voci presenti nelle fatturazioni è sicuramente importante, ma quello che interessa alle famiglie è verificare i propri consumi e trovare il modo per risparmiare”.


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