Lazio

il 44º Congresso SIME nel nome della “bellezza naturale”

Vivere più a lungo non basta: è tempo di concentrarsi sulla qualità della vita. Lo testimonia con forza il 44º Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME) – che ha celebrato anche i 50 anni della società scientifica – che si è svolto a Roma, dal 16 al 18 maggio 2025, in contemporanea con il 23º Congresso dell’Accademia Italiana di Medicina Anti-Aging.  Il titolo dell’edizione 2025 è emblematico: “Healthspan versus Lifespan”. La medicina estetica, un tempo sinonimo di eccessi, scorciatoie e interventi artefatti si sta rapidamente trasformando in una vera e propria filosofia del benessere. 

Siamo in un’epoca in cui la vita si è allungata notevolmente – ha dichiarato il presidente SIME, Emanuele Bartolettima è fondamentale che questo tempo in più sia vissuto in salute, in equilibrio e con benessere psico-fisico. Ed è proprio qui che entrano in gioco la medicina estetica e quella anti-aging, con un approccio sempre più etico, scientifico e preventivo”.

Il congresso ha lanciato un messaggio chiaro: addio agli stereotipi di una bellezza finta e omologata, via libera a un’estetica più delicata, rispettosa e personalizzata, che miri all’armonia più che alla trasformazione. È il tempo della “natural beauty”, una tendenza ormai consolidata che privilegia risultati equilibrati, tecniche non invasive e l’uso di trattamenti rigenerativi e autologhi, capaci di stimolare i processi biologici dell’organismo senza forzature.

Il termine ‘naturale’ – spiega la dottoressa Nadia Fraone – oggi non significa solo ‘bio’ o ‘senza chimica’, ma rappresenta un approccio che rispetta la fisiologia individuale, stimola i processi endogeni e valorizza la bellezza autentica, non costruita”.

Non mancano, però, le ombre. Il fenomeno dell’abusivismo professionale continua a destare preoccupazione: trattamenti estetici eseguiti da non medici, spesso con sostanze non autorizzate o addirittura scadute, mettono a rischio la salute dei pazienti e la credibilità dell’intera categoria.

È fondamentale distinguere tra medicina estetica etica e sicura, e pratiche abusive che danneggiano tutti – ha sottolineato ancora Fraone –. Come società scientifica abbiamo il dovere di educare alla consapevolezza e promuovere una cultura della bellezza responsabile”.

Il nostro Paese – sottolinea Bartolettiè invaso da sedicenti professionisti, spesso non iscritti all’Ordine dei Medici, che operano in condizioni di assoluta illegalità. Il pubblico deve sapere che la medicina estetica può essere praticata solo da medici regolarmente abilitati, e per verificarlo basta consultare il sito della FNOMCeO”.

Ampio spazio, durante il congresso, è stato dedicato alle tecniche più avanzate della medicina estetica rigenerativa, che utilizza cellule, sostanze autologhe e tecnologie innovative per riattivare i processi naturali di riparazione e ringiovanimento della pelle.

Sono terapie sicure – ha spiegato Bartoletti – e, trattandosi di materiali del paziente stesso, non provocano reazioni avverse. I risultati sono visibili, ma sempre armonici e personalizzati”.

Un esempio dell’approccio su misura è l’attenzione posta alla correzione dei difetti del terzo inferiore del volto – tempie, mandibola, parte superiore del collo – zone spesso trascurate ma fondamentali per un aspetto coerente e naturale.

Il 44º Congresso SIME quindi porta in luce bellezza come equilibrio, medicina come cultura e conferma che la medicina estetica di oggi è molto più di un trattamento: è una disciplina in costante evoluzione, guidata dalla scienza, dall’etica e dalla personalizzazione. In un momento sociale in cui la salute mentale e il benessere emotivo sono al centro dell’attenzione, il sentirsi bene con sé stessi diventa parte integrante del percorso di cura.

Un cambiamento culturale, prima ancora che estetico, che apre una nuova era della medicina della bellezza: più umana, consapevole e responsabile.

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