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“Ignoranti, leggetela la nostra proposta sullo Ius Scholae”: Paolo Barelli (Forza Italia) contro la Lega

“È chiaro che qualunque cosa che sia profondamente divisiva non va fatta. Però se tu mi stimoli e mi dici che la mia proposta è una ‘cavolata’, allora tu Lega mi costringi a dirti: leggitela, la nostra proposta. E dico anche: ignoranti, leggetela, perché dire che devi fare dieci anni di scuola dell’obbligo, studiando italiano, matematica, geografia e storia, è una robetta seria. Non la puoi liquidarla dicendo che è una cavolata, se sei mio alleato”. Mittente del messaggio: Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera. Destinatari dell’etichetta di “ignoranti“: gli alleati di governo della Lega. Oggetto del contendere, come si capisce dai riferimenti usati da Barelli, la proposta di legge sullo Ius Scholae, avanzata da Forza Italia e dal suo leader Antonio Tajani. Una soluzione rilanciata dal vicepremier al congresso della Cisl: “C’è un tema che riguarda il mondo del lavoro e la nostra società ed è quello di poter dare la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana dopo 10 anni di scuola a chi non è italiano. Io non cambio idea, è vero non è la priorità assoluta, è uno dei temi da mettere sul tavolo perché riguarda un milione di persone. Il capitolo non è chiuso”. Non è una platea casuale. Pochi giorni fa era stata la segretaria del sindacato Daniela Fumarola a introdurre il tema. “Con contrattazione, bilateralità, servizi, formazione linguistica e professionale, contrasto al caporalato, sicurezza, ogni giorno il sindacato accompagna migliaia di lavoratori migranti verso dignità, inclusione, diritti. Non sono solo braccia: sono persone, con storie, famiglie, sogni, speranze che chiedono di essere ascoltate e rappresentate. Serve lo Ius scholae per le seconde generazioni”. “Più di 800mila bambini, italiani in tutto tranne che nei documenti, aspettano un riconoscimento doveroso – aveva aggiunto Fumarola -. Negarlo è miope, oltre che ingiusto. Le migrazioni non sono un’emergenza, ma una realtà permanente. Un flusso che può diventare una formidabile leva di crescita se governato con intelligenza e sostenibilità. Investiamo sui nuovi italiani. Investiamo sul futuro”.

Quella di Tajani dunque non è una “risposta a Pier Silvio Berlusconi“, precisa Barelli in un’intervista ai siti di Repubblica e Stampa, ma “più nei confronti di chi ha marciato sopra a questa storia”, cioè appunto la Lega. “Quando si sta in una coalizione – ha osservato Barelli -, si decide assieme cosa si fa. Ad esempio, a volte ci fanno ingoiare qualcosa che non è, diciamo, al massimo livello del nostro entusiasmo”. E dunque Forza Italia chiederà la calendarizzazione in Parlamento di questo testo?, gli viene chiesto “È chiaro ed evidente che non si possono portare avanti questioni che, a torto o ragione, sono considerate divisive. E infatti Tajani non ha mai detto che sono al primo posto nell’agenda”. La replica del Carroccio, al momento, è affidata a una stringata riga di agenzia che riferisce di “fonti” del partito che ribadiscono che “semplicemente, riteniamo che la proposta sullo ius scholae non sia una priorità né per la Lega, né per il governo, né per gli italiani”.

L’articolo “Ignoranti, leggetela la nostra proposta sullo Ius Scholae”: Paolo Barelli (Forza Italia) contro la Lega proviene da Il Fatto Quotidiano.


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