Ambiente

Ice, serriamo i ranghi per potenziare l’export agroalimentare – Business

“La cucina italiana ha un valore
intrinseco riconosciuto in tutto il mondo, e chi vuol fare bella
figura col proprio partner o con la clientela li invita, nei
quattro angoli del mondo, in un ristorante italiano. Come Ice
stiamo serrando i ranghi per traghettare il business delle
imprese agroalimentari sempre più all’estero”. E’ quanto
sottolineato, in occasione della presentazione della 22/a
edizione di Cibus presso il ministero dell’Agricoltura, Matteo
Zoppas, presidente di Ice. “C’è una mutazione negli assetti
fieristici e nella loro internazionalizzazione che vanno
cavalcati – ha detto Zoppas – perché altrimenti rischiamo di
restare indietro rispetto agli altri Paesi; non è solo questione
di dove possiamo arrivare sfruttando questi mutamenti ma dove
rimarremmo se non lo facessimo. Sia un esempio quanto sta
accadendo nel panorama delle piattaforme fieristiche fuori
dall’Italia legate al mondo del vino. Eventi come Cibus sono
molto importanti per fare il punto sulla situazione dei mercati
domestici ed internazionali, ma anche l’opportunità, soprattutto
per le Pmi, per iniziare o accrescere il proprio percorso di
internazionalizzazione, rafforzando la presenza e individuando
nuove opportunità e nuovi mercati”, ha rimarcato il presidente
di Ice. “Le fiere – ha inoltre osservato – sono il punto di
incontro tra buyer esteri, che arrivano in italia anche grazie
all’Agenzia Ice, e gli imprenditori italiani, soprattutto quelli
delle Pmi, che hanno la possibilità di stringere i rapporti e
concludere contratti che in alcuni casi potrebbero far
raddoppiare il fatturato in pochi anni. Stiamo assistendo ad una
forte accelerazione di tutto il Sistema paese, attraverso
l’intensa collaborazione tra Ice, Cdp, Sace e Simest, sotto la
guida dei ministeri coinvolti che anche loro stanno serrando i
ranghi, nel sostegno agli imprenditori che vogliono andare
all’estero. Un esempio della capacità di far sistema è senza
dubbio l’operazione che ha portato la pasta italiana nello
spazio e che rappresenta un’opportunità promozionale incredibile
per la cucina italiana soprattutto se la colleghiamo alla
candidatura a Patrimonio immateriale Unesco promossa dai
ministri Sangiuliano e Lollobrigida. Dobbiamo essere bravi a
sfruttare queste attività di promozione perché la cucina
italiana non è solo valore numerico ma ha un ruolo e un valore
strategico per l’export italiano nel mondo”, ha concluso Zoppas

   

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