Economia

I soci di Sabadell alzano le barricate contro l’Ops di Bbva

Con un doppio plebiscito assembleare, gli azionisti di Banco Sabadell hanno approvato le mosse proposte dal board per tentare di far sfumare l’Ops lanciata da Bbva. I soci hanno approvato con oltre il 99% dei voti favorevoli la cessione della controllata britannica Tsb a Santander per 3 miliardi di euro e hanno dato anche il via libera alla conseguente distribuzione di un dividendo straordinario da 2,5 miliardi che si aggiungerà nel 2026 alle già robuste cedole ordinarie.

La strategia

Nel corso dell’assemblea, a cui hanno partecipato azionisti in rappresentanza del 71% del capitale totale, il presidente di Banco Sabadell Josep Oliu ha spiegato ai soci che «la vendita di Tsb ha portata strategica perché ci consente di focalizzarci sul mercato spagnolo dove abbiamo maggiori capacità di crescita come banca universale». Inutile dire che il gradimento degli azionisti è soprattutto per la principale conseguenza della vendita, ovvero il maxi-dividendo da 2,5 miliardi di euro che finirà nelle casse dei soci.

Il balzo della remunerazione dovrebbe indurre gli azionisti, nelle attese del board, a preferire che Sabadell prosegua il suo percorso “stand alone” piuttosto che accettare l’offerta di scambio proposta da Bbva che continua a rimanere a sconto di ben oltre il 10% rispetto alle quotazioni di Borsa della banca target.

Le contromosse

La palla ora torna nel campo del board di Bbva che dovrà decidere se procedere comunque con l’Ops o ritirarsi (come ha fatto in Italia UniCredit con BancoBpm). Per provare a sfondare, a maggior ragione dopo l’approvazione del dividendo straordinario da parte dei soci di Sabadell, Bbva dovrà mettere sul piatto un congruo rilancio del prezzo della sua offerta. Ma la valutazione dovrà tenere conto delle mancate sinergie di costo e ricavo (anche se parziali) che erano state immaginate quando l’operazione è stata lanciata. Nel frattempo, infatti, a mettere i bastoni tra le ruote dell’Ops di Bbva è stato anche il Governo spagnolo che poche settimane fa ha approvato il deal ma ha decretato che per tre anni (estendibili a cinque) non sarà possibile effettuare la fusione tra le due banche. Decisione contestata dalla Commissione Europea, che ha aperto una procedura di infrazione contro la Spagna.

A 15 mesi dal lancio della sua Ops, per il Bbva pare arrivato il momento della decisione finale. Entro pochi giorni si saprà se il gruppo deciderà di ritirare la sua offerta o di farla partire a settembre riservandosi un rilancio del prezzo nel corso dell’operazione.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »