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I Pinguini Tattici Nucleari a Milano divertono e convincono con i colpi di cannone, l’AI, il finale da Grande Fratello e l’omaggio commosso a Giulia Tramontano

All’improvviso ci si ritrova catapultati allo stadio San Siro con il caldo africano lì alle porte, ma in una dimensione onirica e favolistica, lontanissimi dagli echi di guerra e dalle difficoltà della vita. Missione compiuta. I Pinguini Tattici Nucleari stasera, 10 giugno, per la prima data di Hello World -Tour Stadi 2025 (dopo la premiere a Campovolo del 7 giugno) sono riusciti a far evadere il pubblico per oltre due ore di show.

Riccardo Zanotti (voce, chitarra), Nicola Buttafuoco (chitarra), Lorenzo Pasini (chitarra), Simone, Pagani (basso, contrabbasso, voce), Matteo Locati (batteria) e Elio Biffi (tastiere, fisarmonica, voce) hanno ridisegnato ancora una volta il concept dei loro show e lo hanno fatto convincendo, soprattutto divertendo il pubblico e divertendosi.

L’incipit è spettacolare “Hello World” viene introdotta con 18 cannoni da stadio che sparano in simultanea 300 kg di coriandoli a forma di pixel colorati. Poi via subito le hit, che di solito si mettono al termine degli show, “Giovani Wannabe”, “Ringo Starr” e “Romantico ma muori”. Scelta coraggiosa, in quanto in controtendenza, ma azzeccatissima. E poi c’è il gran finale con “Titoli di coda” che riunisce i Pinguini attorno a un falò, come tra amici. Le passerelle si accendono col fuoco mentre, il braciere centrale inizia a bruciare e il mandala scenografico si anima con un grande anello incandescente. La sorpresa poi è la conclusione da “Grande Fratello”, più l’occhio che scruta di George Orwell che quello di Canale 5. Dopo “Titoli di coda”, quando il pubblico comincia a defluire verso le uscite, i Pinguini lasciano il palco, seguiti da una telecamerina, che li accompagna fino ai camerini per il saluto definitivo.

Zanotti: “Ispirati dai videogames” – “Ci sono diversi momenti estetici disseminati lungo tutto il concerto, – ci ha spiegato Zanotti pochi istanti prima dell’inizio del concerto – ma sono tutti quanti legati dall’immaginario della digital art. Abbiamo cercato di ispirarci molto al mondo dei videogames degli Anni 80 e 90 per la direzione artistica. Molti dei visual sono un videogioco, in cui c’è la trasformazione di noi in personaggi pixelati. Ci muoviamo su e giù come fossimo Super Mario. Con l’intelligenza artificiale, un po’ come hanno fatto Lorenzo Jovanotti ma anche Salmo, ci sono filtri in tempo reale sviluppati apposta per questo concerto. Cerchiamo di fare al meglio quello che facciamo, esplorando il mondo digitale e visivo”.

Tra gli altri momenti interessanti dello show il ritorno del tatuaggio in diretta su “Hold On”, il bancone del mare su “Amaro”, il volo di Zanotti sulle note di “Alieno”, la bandiera della Palestina su “Bergamo”, le spettacolari cascate di luce di “Antartide, la fisarmonica vola a introdurre “Piccola Volpe” e il trionfo degli ortaggi, ricreati con l’intelligenza artificiale sulle note di “Verdura”.

Il ricordo commosso di Giulia Tramontano Sul finale dello show e prima delle note di “Migliore” – il brano dedicato a Giulia Tramontano, uccisa nel 2023 con 37 coltellate, incinta al settimo mese del figlio Thiagoè stato trasmesso un video commovente della sorella della vittima, Chiara. “A volte la vita sembra una promessa non mantenuta. – ha detto Chiara in un videomessaggio – Non perché manchi qualcosa, ma perché quello che c’era non ha avuto tempo di compiersi. Giulia, mia sorella, era una promessa. E con lei lo era il piccolo Thiago. Un amore che stava diventando casa, battito, voce. Giulia non è una di quelle persone che chiedono spazio, ma sanno riempirlo con la forza. Giulia rideva con gli occhi, sapeva leggere il silenzio. E no, non è diventata un simbolo. È rimasta una persona. Questa canzone non è un ricordo, ma un passaggio. Un varco verso un mondo che non abbiamo avuto, ma che forse possiamo ancora immaginare. Possiamo immaginare un mondo migliore”.

“Abbiamo ragionato tanto sul video, messo prima della nostra canzone. – confessa Zanotti – Ci abbiamo riflettuto per tanto tempo. Diciamo che è il frutto di una storia epistolare. Ci siamo sentiti a lungo con Chiara. Non le avevamo detto di questa canzone perché era nata dal nostro cuore. Ne abbiamo parlato, ci siamo frequentati, anche se solo online, perché lei vive in Olanda. Alla fine abbiamo deciso di fare questa cosa verso la fine del concerto proprio perché volevamo dargli la giusta importanza”.

Il futuro sarà in viaggio, una piccola pausa – Poi cosa accadrà? Zanotti rivela “Ci fermeremo per qualche mese, ma non sarà una pausa lunga alla Calcutta per intenderci. Stiamo organizzando con degli amici un viaggio in Uzbekistan, anche se penso sia complicato poi titolare un pezzo così (il riferimento è a Islanda, ndr). Ma ci starebbe anche l’Uganda (ride, ndr).


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