i Giovani democratici abruzzesi guardano alle nuove esigenze degli studenti
Una proposta di legge per il diritto allo studio che rimetta al centro lo studente guardando alle nuove esigenze e ne tuteli i diritti è stata proposta dai Giovani Democratici abruzzesi. Si intitola ‘Ritorniamo Diritti al Futuro’e prevede otto punti da realizzare: messa in sicurezza degli edifici scolastici, con investimenti straordinari; introduzione dello psicologo scolastico in ogni istituto; agevolazioni per i trasporti degli studenti, con tariffe gratuite o ridotte; borse di studio più ampie e accessibili, per combattere l’abbandono scolastico; welfare studentesco con promozione di spazi culturali e inclusivi e interventi mirati a ridurre il divario digitale; educazione all’affettività, sessuale e contro le violenze di genere, con l’introduzione della carriera alias, per tutelare gli studenti in transizione di genere; educazione per corretto stile di vita e alimentazione sana; conferenza regionale per il diritto allo studio con la partecipazione di sindacati e studenti per monitorare l’attuazione degli interventi.
Il consigliere regionale e capogruppo di opposizione, Luciano D’Amico ha garantito il proprio impegno affinché inizi subito l’iter di lavorazione in consiglio regionale.
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“Ho accettato con entusiasmo l’invito a partecipare, insieme ai colleghi Silvio Paolucci e Antonio Di Marco, alla conferenza stampa per la presentazione della proposta di legge sul diritto allo studio scritta dai Giovani democratici abruzzesi – ha dichiarato D’Amico – . L’impegno come Patto per l’Abruzzo è quello di accogliere questo testo e portarlo all’interno del Consiglio regionale al fine di lavorare con tutte le forze politiche, anche di maggioranza, affinché la nostra Regione si doti di una legge che migliori e aggiorni la programmazione in tema di istruzione.
Mi complimento con i rappresentanti dei Gd che hanno messo nero su bianco una serie di proposte normative attente ed efficaci, che rappresentano una sorta di testo unico con lo scopo di guardare alle nuove esigenze degli studenti e fornire loro risposte adeguate. Chi studia investe su se stesso e rende possibile alla sua comunità di progredire, socialmente ed economicamente, per questo serve una norma che torni a porre lo studente al centro e riconosca alle nuove generazioni quel ruolo straordinario nel progresso economico e sociale del territorio. La Regione può fare molto su questo aspetto, quindi, auspico la proposta arrivi velocemente sul tavolo delle commissioni competenti e che si inizi l’iter di lavorazione della legge che condurrà alla sua approvazione”.
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