I deposimetri? Soldi pubblici spesi invano
Allora, ci chiediamo, come mai continuate a spendere soldi pubblici, oggi altri 60.000 euro, per verificare ancora lo stato dell’aria, piuttosto che fare nuovamente le analisi sulle unghie dei bambini, questa volta a campione, come si era promesso il precedente Direttore Generale della Asl BAT, dott. Alessandro delle Donne?
Ci rivolgiamo alla nostra assessora all’Ambiente, che dovrebbe conoscere molto bene questa faccenda, per dirle che oramai è fortemente acclarato che la nostra aria è malata, acclarato anche dalla sua Legambiente che ci posiziona nel 2024, terza in Puglia, tra le città maglia nera a livello nazionale, proprio in base alle centraline dell’aria, che spesso non sono nemmeno funzionanti. Quindi, non sarebbe più opportuno, intelligente ed economico, procedere a fare un’ulteriore test sulle unghie dei bambini, questa volta a campione e non tra volontari, affinché si metta un punto a favore della salute cittadina e si prendano provvedimenti amministrativi seri su chi inquina, piuttosto che cincischiare e buttare soldi pubblici su questi, a nostro avviso, inutili deposimetri?
Ci viene un legittimo sospetto: non è che non conviene poiché, se i risultati fossero identici a quelli del dott. Di Ciaula, questa diventerebbe definitivamente una prova non più scientifica bensì sanitaria e si aprirebbero nuovi scenari? Ma ci teniamo davvero alla salute dei concittadini contribuenti??? Sarebbe gradita una risposta da parte dell’amministrazione e magari anche della Asl Bat, che ha già ricevuto, da qualche giorno, le analisi delle polveri rosse, presenti in via della Misericordia, da parte dell’ARPA. Su questo punto, non ci interessa l’esito, non siamo dei tecnici, ma chiediamo come ritiene di agire nell’immediatezza. Una risposta che rincuori davvero i barlettani e magari anche quelli della BAT? Perché, il resto è davvero inopportuno ed inutile perdita di tempo!”, conclude Cianci.
Source link