i dati diffusi da Plastic Free Abruzzo
Un “bottino” di 10.022 chilogrammi di plastica e rifiuti è stato rimosso da spiagge, parchi e aree pubbliche urbane in Abruzzo nel corso del 2024. Il risultato è frutto di 45 appuntamenti di pulizia ambientale tra clean up, passeggiate ecologiche e raccolte dedicate ai mozziconi di sigaretta, organizzati dai volontari di Plastic Free Onlus. Questa organizzazione, attiva dal 2019, si impegna nella lotta contro l’inquinamento da plastica.
Oltre alla rimozione dei rifiuti, l’associazione ha svolto un’importante opera di sensibilizzazione, soprattutto verso le nuove generazioni. Nel 2024 sono stati realizzati 41 incontri nelle scuole regionali, coinvolgendo 2.094 studenti con interventi mirati per età. Durante questi incontri si è parlato di rispetto per il Pianeta, raccolta differenziata e scelte sostenibili alternative alla plastica, per prevenire futuri disastri ambientali.
“Si è concluso un anno straordinario per la nostra associazione, che ha varcato i confini nazionali per raggiungere 34 Paesi nel mondo – dichiara Luca Di Carlantonio, referente regionale di Plastic Free –. Anche le volontarie e i volontari dell’Abruzzo hanno dato un contributo prezioso per la tutela del Pianeta. I risultati sono stati possibili grazie anche alla collaborazione con le amministrazioni locali, con cui abbiamo sottoscritto 21 protocolli d’intesa per rafforzare i rapporti sul territorio e promuovere pratiche virtuose a beneficio dei cittadini”.
Nel 2024, nove Comuni abruzzesi hanno ottenuto il riconoscimento di “Plastic Free”. In provincia di Chieti si tratta di Chieti, Vasto, San Salvo e Casacanditella, mentre in provincia di Teramo il riconoscimento è andato ad Alba Adriatica, Torano Nuovo, Nereto, Tortoreto e Silvi, quest’ultimo con due tartarughe come simbolo. “Ci auguriamo che sempre più Comuni colgano questa opportunità candidandosi gratuitamente entro il prossimo 15 gennaio” – conclude Di Carlantonio.
Nel 2024, inoltre, Plastic Free Onlus ha istituito un Comitato Scientifico guidato dal prof. Ennio Tasciotti, fondatore e direttore dello Human Longevity Program presso l’IrccsSan Raffaele di Roma, inserito dalla Stanford University tra l’1% degli scienziati più influenti al mondo.
Infine, l’impegno dell’associazione ha riguardato anche il suo simbolo: la tartaruga marina. Nell’ultimo anno, 31 tartarughe sono state salvate da morte certa e ben 3.879 tartarughine hanno visto la luce grazie al supporto del Centro di Recupero di Calimera, in provincia di Lecce.
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