Friuli Venezia Giulia

I dati del gender gap in Friuli Venezia Giulia, tra part-time e precariato


In Friuli Venezia Giulia le donne sono pagate mediamente il 33 per cento in meno degli uomini; il loro tasso di occupazione è minore del 12 per cento, e sale al 15 per le figure dirigenziali e al 29 nei quadri. Questi i dati presentati dalla ricercatrice dell’Ires Chiara Cristini e affrontati in assemblea nella mattinata di oggi 16 maggio al cinema Ambasciatori di Trieste, dove si sono riunite più di trecento sindacaliste, delegate e lavoratrici.

Le cifre del lavoro femminile

Ad aprire i lavori Daniela Duz, responsabile pari opportunità, politiche di genere e mercato del lavoro della segreteria regionale Cgil. “Pur essendo in una condizione nettamente migliore rispetto al resto del Paese – ha dichiarato – anche in Fvg il lavoro delle donne è discontinuo, precario e mal retribuito”: le cifre di riferimento sono il 53,3 per cento italiano per il tasso di occupazione femminile e il 63,9 per cento in regione, comunque inferiore al tasso medio europeo (66,2 per cento, dati 2024). Ad aggravare il divario di genere l’incidenza del part-time: in Friuli Venezia Giulia lavora a tempo ridotto più di una donna su 3, il 35 per cento, contro un 5 per cento maschile, condizione involontaria nel 34 per cento dei casi. Maggiore, tra le donne, anche l’incidenza dei contatti precari: guardando al totale degli occupati, l’11 per cento degli uomini ha un contratto a termine a fronte del 15 per cento delle donne.

Occupazione donne nel 2025 – Cgil


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