“I contributi non sono regalie, basta campagne elettorali mascherate”
Nota stampa di Filippo Vagnoli, sindaco di Bibbiena.
“In queste settimane assistiamo, ormai quotidianamente, a una gestione discutibile delle risorse pubbliche da parte del presidente Eugenio Giani, che continua ad annunciare contributi di milioni di euro in favore di alcuni comuni, al di fuori di procedure trasparenti come bandi pubblici o graduatorie basate su criteri oggettivi. Si tratta di una modalità che desta preoccupazione, perché si traduce in un uso discrezionale e personale di fondi pubblici, in assenza di una visione strategica condivisa e senza rispondere a una reale scala di priorità.
È evidente a molti — e ormai non solo nelle forze di opposizione — che questi contributi servano sempre più spesso come leva per costruire consenso in vista della campagna elettorale, piuttosto che per affrontare le vere emergenze della Toscana: la sanità in crisi, le infrastrutture carenti, la sicurezza dei territori sul piano idrogeologico. Emblematica è la scelta fatta lo scorso anno di aumentare l’addizionale IRPEF, chiedendo un ulteriore sacrificio ai cittadini.
A fronte di ciò, ci saremmo aspettati che ogni euro in più fosse destinato a rafforzare i servizi essenziali. E invece vediamo un presidente che gira per la Toscana con il libretto degli assegni, senza una visione unitaria, senza un programma definito, e senza il rispetto delle procedure di evidenza pubblica.
A Bibbiena, ad esempio, abbiamo appena ottenuto un contributo di 70.000 euro per la realizzazione di un nuovo marciapiede nella frazione di Soci. Un risultato importante, ottenuto attraverso un bando regionale trasparente per la messa in sicurezza dei centri abitati. È questa la modalità corretta di erogazione dei fondi pubblici: un processo chiaro, accessibile, che risponde a obiettivi precisi e ai bisogni reali delle comunità.
Diverso è quanto sta accadendo in altre parti della Toscana, dove le risorse sembrano distribuite più sulla base di convenienze politiche che di necessità territoriali. Un comportamento che non solo mina la credibilità delle istituzioni, ma rischia di alimentare sfiducia e disillusione tra i cittadini.
A rendere il tutto ancora più grave è il fatto che il presidente, pur avendo da mesi annunciato verbalmente la data delle prossime elezioni regionali, non ha ancora firmato il decreto ufficiale di convocazione. Una scelta che gli consente di rimanere in regime di piena operatività, continuando così a firmare atti e distribuire fondi pubblici nel pieno della fase pre-elettorale.
Un comportamento che riteniamo scorretto e profondamente discutibile dal punto di vista istituzionale. Chiediamo con forza che venga messa fine a questo metodo opaco e che la Regione Toscana torni a operare nel rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza e, soprattutto, delle reali priorità dei cittadini toscani”.
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