i consiglieri di Fratelli d’Italia chiedono di tornare al voto
“Il consiglio comunale ha fotografato chiaramente il fallimento di questa amministrazione. Il progetto politico Ferrara-De Cesare è giunto al capolinea. Con un Consiglio comunale convocato in extremis in seconda convocazione , in giorni di festa il Bilancio previsionale viene approvato per un voto”.
Questo il commento dei consiglieri di Fratelli d’Italia Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia dopo l’approvazione del bilancio in Comune.
“Noi di Fdi abbiamo ribadito con il voto contrario, il totale disappunto ad un atto mancante di qualsiasi visione politica, privo di un disegno che dia indentità alla città del futuro e pieno di obbiettivi ingannevoli ed evanescenti. Questa amministrazione si dimostra ancora una volta inadeguata, incapace di creare nuovi processi di cambiamento prefigurando un altro ordine di cose. Non c’è una cultura di governo che indichi la direzione. Continuiamo ad assistere al mercato delle vacche grasse in cui si promettono assessorati in una farsa grottesca e surreale. La città che noi ci prefiguriamo -continua il capogruppo Di Biase – si costruisce nel vissuto di chi la vive, cresce nell’identificazione di quanti la abitano e, soprattutto, nella cura di chi la governa.
E quello che manca è la cura e il portare a termine gli obiettivi da parte di questi ultimi. Una maggioranza, lacerata nel proprio interno, che nonostante in consiglio comunale abbia sempre accelerato sul triennale delle opere pubbliche, ad oggi nulla di quanto promesso ha fatto. Il palazzo municipale, il parcheggio di via Ciampoli, l’ascensore di viale Gran Sasso, la ex Pescheria sono diventate le ‘grandi incompiute’. Il comparto finanziario brancola nel buio: ci chiediamo quali siano gli introiti della tari 2023 e chi li stia monitorando. Il servizio di tesoreria è stato affidato o si stanno facendo proroghe che più volte abbiamo denunciato essere a nostro avviso illegittime? I parcheggi e il cimitero si gestiscono secondo le regole?A questi interrogativi nessuno sa rispondere. Crediamo dal canto nostro che i cittadini, i quali hanno indicato Chieti come ultima per qualità della vita, debbano tornare ad esprimere la loro volontà per ridare alla Città un governo capace di muoversi in un mondo sempre più complesso ed articolato economicamente, giuridicamente, socialmente e politicamente. Un governo capace di attivare una filiera politica con Regione e governo nazionale”.
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