Friuli Venezia Giulia

I carabinieri restituiscono un “timbro” precolombiano all’Ecuador


Una pintadera torna a casa. Riconsegnata il 29 maggio all’ambasciatore dell’Ecuador dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Udine, si tratta di un piccolo sigillo in terracotta che risale a un periodo compreso tra il quarto secolo avanti Cristo e il sedicesimo dopo Cristo.

La storia

L’indagine, come negli ultimi due importanti ritrovamenti del Tpc, è partita dal monitoraggio di un sito di e-commerce, sul quale la pintadera era stata messa illecitamente in vendita. Da lì, i militari dell’Arma sono risaliti a un residente di Pordenone che, ignaro delle specifici tutele di legge che gravano sul patrimonio archeologico ecuadoriano dal 1911, aveva pubblicato l’annuncio per la vendita. A sua volta, aveva ricevuto l’oggetto in regalo da un conoscente.

L’oggetto

Le pintadere sono reperti archeologici solitamente a base circolare, tipiche delle culture preistoriche tra cui i Guanci delle Canarie e la civiltà nuragica in Sardegna. Funzionano analogamente a un odierno timbro. Il bene restituito al patrimonio dell’Ecuador, perfettamente conservato, è di forma cilindrica ed ha impressa l’immagine di un felino. Appartiene alla produzione artistica della cultura Jama Coaque, fiorita lungo la costa settentrionale dell’Ecuador: intinta in colori vegetali e fatta scorrere, poteva essere usato per marchiare o decorare oggetti vari in terracotta.


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