Liguria

I bus Amt diventano “sentinelle” per monitorare flussi, occupazione e qualità dell’aria


Genova. La flotta di autobus Amt diventa una infrastruttura mobile per la raccolta di dati finalizzati a tracciare e monitorare sia l’operatività e l’efficienza dei mezzi, sia i flussi di traffico e la qualità dell’aria.

Il progetto è firmato da Raise, l’ecosistema dell’innovazione ligure che opera nell’ambito della robotica e dell’intelligenza artificiale, e da Amt, che hanno firmato un protocollo d’intesa. Il primo si occuperà di installare i sensori necessari alla raccolta dati e a gestire i dati stessi per costruire modelli e report, la seconda metterà a disposizione gli autobus.

La collaborazione si divide in due linee di attività operative cui collaborano l’Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche “E. Magenes” (IMATI) e l’Istituto per gli impatti Antropici e la Sostenibilità in ambiente marino (IAS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Sensori sui bus per controllare l’occupazione dei mezzi, l’accessibilità e l’affollamento

Un primo ambito di intervento riguarda la sperimentazione di tecnologie innovative per una mobilità urbana sempre più accessibile, inclusiva e sostenibile. L’installazione di sensori e la raccolta di dati in tempo reale permetteranno di sviluppare servizi intelligenti a supporto degli spostamenti quotidiani dei cittadini.

Tra questi, strumenti per la pianificazione dei percorsi urbani o sistemi di assistenza durante il tragitto, con particolare attenzione alle esigenze di persone con disabilità motorie o visive. Saranno, per esempio, disponibili informazioni aggiornate sull’occupazione dei mezzi pubblici, sul livello di accessibilità delle fermate o sul grado di affollamento in tempo reale.

Centraline ambientali mobili per controllare la qualità dell’aria

Il secondo ambito di sviluppo si concentra sul potenziamento del monitoraggio ambientale, trasformando la rete di trasporto pubblico – in particolare gli autobus – in vere e proprie “sentinelle mobili” della qualità dell’aria e del microclima urbano.

Attraverso l’installazione di sensori avanzati sarà possibile raccogliere dati in tempo reale su inquinanti atmosferici (come il particolato), ondate di calore e fenomeni meteorologici estremi. Queste informazioni andranno ad arricchire e integrare le banche dati esistenti, fornendo un supporto concreto alle attività di previsione, prevenzione e risposta alle criticità ambientali.

Cos’è il progetto Raise

Il progetto Raise è stato finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con l’Investimento 1.5 (M4C2) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che ha previsto la creazione e il rafforzamento di ecosistemi dell’innovazione su aree di specializzazione tecnologica per valorizzare le vocazioni industriali e di ricerca del territorio.

Vi partecipano 26 partner dal mondo accademico e della ricerca, istituzioni e imprese, coordinati da Università degli Studi di Genova (UNIGE), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).




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