Società

I «bambini del bosco» sono stati allontanati dalla famiglia: abbiamo passato insieme la loro ultima notte a casa

«Per favore dì a tutti che i giudici hanno ordinato di prendere i nostri figli ora!». È il messaggio che mi arriva da Catherine alle 16.19 di Giovedì 20 novembre, appena salita sul treno per Milano dopo aver passato due giorni insieme a loro. La «famiglia del bosco», madre padre e tre figli che vivono in una casa senza elettricità, gas e acqua corrente nel comune di Palmoli, sopra Vasto in Abruzzo, e che ha riempito le cronache di questi mesi, sta vivendo il terrore più grande: l’allontanamento dei figli per condizioni abitative ritenute non compatibili con la tutela dell’infanzia. «Hanno disposto l’allontanamento dei minori», conferma qualche ora dopo Giovanni Angelucci, l’avvocato che li segue. «Ora sono a Vasto presso la casa accoglienza dove sono riuscito a far entrare anche la mamma: gli assistenti sociali erano arrivati con l’esercito».

Chaterine insieme al marito Nathan e ai tre figli vive in una ex casa colonica nel comune di Palmoli in Abruzzo.

Chaterine, insieme al marito Nathan e ai tre figli, vive in una ex casa colonica nel comune di Palmoli, in Abruzzo.

Come è accaduto? A pranzo ero insieme a loro, abbiamo mangiato sul tavolo fuori perché il sole era caldo, eravamo noi tre adulti, e i tre bambini: la più grande ha 8 anni, i gemelli, maschio e femmina, hanno 6 anni e sono nati a Teramo, dove la madre Catherine, australiana e il padre, Nathan, inglese, si sono trasferiti anni fa, prima di muoversi qui. Sopra il tavolo, tirate tra due rami sventolano le bandierine di preghiera che una famiglia di amici ha portato loro. Accanto al tavolo ci guardano il gatto Sally, che è la preferita dei gemelli, e uno dei due cani, Spirit, sperando che qualcuno faccia cadere qualche briciola.


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