Cultura

Ho votato Meloni ma non lo farei più, questo governo mi fa schifo. A casa mia mai entrati i fascisti. La reunion CSI si farà


Giovanni Lindo Ferretti, alla vigilia del nuovo spettacolo teatrale “Percuotendo. In cadenza”, ripercorre la propria traiettoria artistica e biografica, dal passato filosovietico alla progressiva distanza dalla politica e dalla Chiesa. In una lunga intervista a Matteo Cruccu sul Corriere della Sera, il cantante di CCCP e CSI racconta che la sua rottura con il comunismo maturò durante il conflitto nella ex-Jugoslavia. “Con la guerra in Jugoslavia ho cambiato il mio sguardo sul mondo”, spiega, ricordando lo smarrimento di fronte a quella frattura interna all’Europa che metteva in discussione la visione universalista che aveva accompagnato gli anni dei CCCP.

Sul piano politico, Ferretti conferma di avere votato Giorgia Meloni ai tempi in cui Fratelli d’Italia era una forza marginale. “Ho votato Giorgia Meloni, era al 2% allora. Volevo guardare con simpatia chi consideravo l’origine dei miei problemi, ma non sono la soluzione”, racconta. E oggi prende nettamente le distanze: “Non la voterei più, questo governo mi fa schifo. Ero di sinistra e non lo sono più. Ma non sono mai stato di destra. In questa casa non è mai entrato un fascista”.

Ferretti ricorda anche l’avvicinamento, negli anni Duemila, a Joseph Ratzinger, intuizione nata prima dell’elezione al soglio pontificio. “Poiché mi è sempre piaciuto chi viene detestato da tutti, ho pensato dovesse esserci qualcosa di positivo”, afferma. Oggi però ammette un nuovo allontanamento: “Sento un po’ di distacco dall’istituzione. Non riesco a sentirmi comunità”.
Sul fronte musicale, dopo il successo della recente reunion dei CCCP, Ferretti conferma che anche i CSI torneranno sul palco: “La reunion dei CSI si farà. È solo questione di quando farla”.

Nel frattempo, Giovanni Lindo Ferretti torna sui palchi dei teatri italiani con “Percuotendo. In Cadenza”, evoluzione del precedente “Moltitudine In Cadenza”, portato in scena lo scorso anno al Teatro Olimpico di Vicenza e ora ripensato in una forma rinnovata. Uno spettacolo che intreccia parola, canto e suono attorno ai testi poetici e autobiografici di Giovanni Lindo Ferretti. Tra fede, appartenenza e ritorno alle origini, Ferretti racconta i giorni, i mesi, gli anni trascorsi tra lo spazio pubblico dei palchi e la dimensione intima del suo vivere sui monti.
Le canzoni, reinterpretate e riarrangiate per percussioni e corde, tra ritmo e melodia, disegnano con cadenza il cerchio di una storia “privata”, trasformando la narrazione personale in un’esperienza condivisa.
Sul palco, al fianco di Ferretti, Simone Beneventi (percussioni) e Luca Alfonso Rossi (corde), creatori di una trama sonora che nutre, sostiene e a volte sovrasta il racconto. “La Lettura diventa poesia che diventa canzone per aprire alla musica che cresce fino a tornare poesia e poi … si ricomincia – afferma Giovanni Lindo Ferretti”. In scaletta trovano spazio brani del suo repertorio, reinterpretati e rielaborati per percussioni e corde grazie al lavoro con Simone Beneventi e con Luca Alfonso Rossi, presenza già ricorrente nei tour solisti di Ferretti. L’artista descrive così la struttura del progetto: “La lettura diventa poesia che diventa canzone per aprire alla musica che cresce fino a tornare poesia e poi si ricomincia”. Queste le date in programma:

14 febbraio – Arena del Sole, Bologna
16 febbraio – Auditorium Parco Della Musica, Roma
23 febbraio – Teatro Comunale, Vicenza
28 febbraio – Auditorium Santa Chiara, Trento
2 marzo – Teatro Verdi, Firenze
13 marzo – Teatro Colosseo, Torino
29 marzo – Teatro Nuovo, Udine
31 marzo – Teatro Morlacchi, Perugia
2 aprile – Teatro Dal Verme, Milano
19 aprile – Teatro Regio, Parma




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