Puglia

“Ho spaccato tutto”: così i ‘dattaroli’ devastavano i fondali

“Ho spaccato tutto là”, dice uno. “Ma che hai spaccato tutto?! C’è ancora da spaccare”, risponde l’interlocutore. Sono alcune delle intercettazioni raccolte dalla Guardia Costiera nell’indagine che ha portato all’arresto di 35 persone accusate di aver devastato il fondale marino nella zona compresa tra Molfetta e Barletta per andare a caccia di datteri. Gli indagati sono in tutto 57.

Erano divisi in tre gruppi che collaboravano tra di loro, si scambiavano i mezzi, sceglievano le giornate “per non sovrapporsi nelle attività”, ha spiegato stamattina il capo della Procura di Trani, Renato Nitti. Ognuno degli indagati aveva un compito. “C’era il ‘dattarolo’ che con bombola e martello si immergeva per recuperare i datteri, c’era chi si occupava della intermediazione con pescherie, ristoranti e singoli acquirenti. Insomma, una filiera ben strutturata. Pensare che le intercettazioni siano uno strumento superato è qualcosa di completamente scollegato dalla realtà”, ha concluso Nitti.




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