High End Monaco 2025 visto da HeadEuphony: le 5 cose migliori
In quello che è senza dubbio l’evento Europeo più importante dell’anno per quanto riguarda il mondo dell’audiofilia in cuffia, abbiamo incontrato personaggi straordinari e provato prodotti veramente interessanti: questa è la nostra top 5!
La cornice è suggestiva quanto basta, ci troviamo infatti in Germania e più specificamente nella splendida Monaco di Baviera, che trova il suo equilibrio tra tanto verde e tanta tecnologia.
E proprio un marchio tedesco è il primo che troviamo dinanzi all’entrata della fiera: Grell Audio.
Grell Audio: una Masterclass di storia ed innovazione
Ogni appassionato di questo hobby conosce il nome di Axel Grell, una vera e propria leggenda che ha progettato alcune delle cuffie più importanti della storia e che ancora oggi sono un riferimento assoluto, come la Sennheiser HD600 e la HD800.
Grell è al lavoro su prodotti estremamente innovativi, ed oltre a tenere diverse masterclass estremamente interessanti sul futuro dell’industria, DSP (Processazione digitale del segnale) e differenza di progettazione in base ai materiali ed alle dimensioni degli elementi che compongono i trasduttori delle nostre amate cuffie, aveva a disposizione delle stazioni di ascolto per la sua nuova cuffia OAE1.
La OAE1, distribuita da DROP, è una cuffia dal design molto particolare: avendo infatti il driver posto frontalmente e non perpendicolarmente all’orecchio rende l’ascolto assimilabile a quello di un impianto basato su diffusori stereo.
L’ascolto è risultato estremamente piacevole, con un tilt caldo e con un feeling di musica dal vivo, impattante ed avvolgente (Axel Grell stesso ha ritenuto questa descrizione molto calzante), con un particolare effetto frontale riguardo al palcoscenico sonoro.
Promossa a pieni voti!
La Grell Audio AOE1 viene venduta ad un prezzo di 199.00 dollari
ZMF Headphones: la tradizione dell’artigianato, con il sorriso!
Non nascondo di essere un grande fan di ZMF (acronimo di Zach Merbach Films, nome che Zach scelse nel periodo in cui lavorava nel mondo del cinema, e che volle mantenere quando decise che creare cuffie era il suo destino), ho infatti acquistato diversi loro modelli negli anni e la mia cuffia preferita è proprio una loro creazione: la Auteur Classic.
Nella line-up ZMF l’unica cuffia che non avevo ancora provato in nessuna versione era la Caldera, che mi ha impressionato enormemente per la pulizia generale, il controllo e per il timbro veramente di altissimo livello. Si tratta del primo modello a driver magneto-planare del produttore Statunitense: per quanto le condizioni di ascolto di una fiera possano consentire, mi è sembrata veramente una cuffia da end-game.
Ho avuto modo di provare la versione aperta pilotata dal Feliks Audio Envy, e la versione chiusa dal ZMF Homage.
Inoltre, ho avuto una soffiata da Zach stesso: a breve ci sarà un nuovo modello chiuso pensato per chi apprezza un basso tonante!
Per quanto apprezzi le loro cuffie, l’atmosfera di completa amicalità, la loro disponibilità e trasparenza, la gentilezza e la passione nello scambiare pareri con tutti sono risultati imbattibili!
La ZMF Caldera viene venduta ad un prezzo di 4000 euro in Europa
Warwick Acoustics oltre i limiti tecnici per un suono immacolato
Warwick Acoustics è forse un marchio meno noto al grande pubblico, che però negli ultimi anni ha scosso il mercato con il sistema a driver elettrostatico Aperio, ritenuto forse il miglior sistema completo del mondo assieme al famigerato Sennheiser HE 1, con un prezzo da capogiro di circa 40.000 euro (si, quarantamila!).
Warwick ci ha permesso di provare (in un ambiente tranquillo e molto ben gestito) il sistema Summit-fi Aperio, che definire incredibile sarebbe un eufemismo: velocità, controllo, definizione e totale separazione dei suoni, oltre al Bravura, più accessibile con il suo listino di 7500 euro, egualmente impressionante considerando il costo.
Abbiamo avuto poi l’onore ed il piacere di scambiare due chiacchiere con Orazio Pollaci, direttore del marketing di Warwick Acoustics, constatando la grande passione e soprattutto il desiderio di Innovare e portare l’arte della riproduzione musicale oltre i limiti attualmente conosciuti.
Forse ci sarà modo di portare una recensione a lungo termine del sistema Bravura… restate sintonizzati!
Meze Audio nella sua evoluzione: tante novità con la certezza della qualità
Sono pochi i brand capaci di catalizzare un feeling premium e di straordinaria ingegnerizzazione come Meze, divenuta negli anni una delle maggiori e, a mio avviso, migliori realtà del panorama attuale.
Le due novità che Meze portava a Monaco sono la Poet, nuova iterazione della serie a driver isodinamico Rinaro, in questo caso la versione MZ6, con l’aggiunta della tecnologia AMTS sviluppata da Dan Clark Audio, mentre la seconda è la nuovissima 105 Silva.
Per quanto riguarda la 105 Silva, che si colloca tra la 105 AER e la 109 Pro (che ho personalmente acquistato qualche mese fa), ho riscontrato effettivamente un buon mix tra queste due cuffie a livello sonoro. Piena, divertente e frizzante al punto giusto.
La Poet va invece ad avvicinarsi più alle top di gamma Empyrean II ed Elite, con una firma sonora che tende a richiamare quest’ultima.
Il bilanciamento è sul neutrale-caldo, leggermente scura rispetto alla Empyrean II e votata ad un ascolto piacevole e dettagliato, privo di fatica.
Meze mi ha permesso inoltre di ascoltare in anteprima alcune novità ancora non presentate e… WOW!
La Meze Poet viene venduta ad un prezzo di 2000 euro in Europa. Per quanto riguarda la 105 Silva non è stato ancora rilasciato il prezzo ufficiale.
AUDMA: L’italia ha ancora qualcosa da dire (e dare) + RAAL Immanis
La maggiore sorpresa di questo Munich High End è stata sicuramente la AUDMA, azienda Italiana, di Foligno (PG) più precisamente, che ha tirato fuori il proverbiale coniglio dal cilindro con il loro MAESTRO HPA1, un sistema all-in-one con tecnologia proprietaria e brevettata denominata ELISA (Electronic Loudspeaker Imaging Simulating Amplifier).
In sostanza una soluzione capace di rielaborare il segnale audio (e quindi non solo fare un lavoro di mixing dei canali con delay) creando non solo la sensazione di ampiezza di un impianto stereo basato su diffusori, ma permettendo anche di regolarne inoltre anche l’ampiezza.
Il loro MAESTRO HPA1, presentato nel 2024, ha già ricevuto un buon numero di riconoscimenti e sembra poter diventare un riferimento nella categoria di fascia altissima del mercato.
Nel loro stand era possibile mettere alla prova questo gioiello con varie cuffie high end, come la Susvara Unveiled, la Meze Elite ed in particolare la RAAL Immanis, che assieme all’HPA1 formava un sistema da circa 20.000 euro da stropicciarsi gli occhi (e le orecchie).
Dettaglio, coinvolgimento e stage semplicemente fenomenali, con un tricolore in primo piano che fa un enorme piacere!
Il MAESTRO HPA1 viene venduto ad un prezzo di 9800 euro in Europa
Bonus: ZAHL + DCA e Audeze
In chiusura e fuori classifica, voglio citare gli splendidi amplificatori ZAHL, oggetti straordinari e largamente ritenuti i migliori nella loro categoria per qualità di esecuzione, costruiti con una concezione estremamente analogica e da ambito professionale; non a caso ZAHL è un famosissimo costruttore di mixing desk.
Nel loro stand era possibile apprezzare i loro amplificatori con le cuffie DCA (Dan Clark Audio), tra cui la recente E3 (2400 euro), oltre alle ammiraglie Stealth (4400 euro) ed Expanse (4800 euro).
In particolare le chiuse E3 e Stealth sono risultate veramente interessanti, con quest’ultima estremamente dettagliata ma al contempo piacevole e divertente da ascoltare.
Gli ZAHL HM1 ed H1 saranno presto disponibili sul mercato italiano rispettivamente a 10000 ed 8000 euro di listino tramite il rivenditore levelaudio.
Ultima menzione per Audeze, che proponeva tra le altre la recente elettrostatica CRBN 2 (5600 euro), anch’essa estremamente interessante ma forse leggermente magra per i miei gusti, la LCD5 (5700 euro), che ho invece apprezzato enormemente, per certi versi una versione migliore della MM500 che ho avuto modo di provare recentemente e che non mi ha entusiasmato a livello di firma sonora, ed infine la LCD-X, che inseguivo da anni.
La LCD 5 è risultata essere sicuramente più tecnica, più speciale per certi versi, quasi magica oserei dire, con qualche punta di nasalità nei medio-alti, mentre la LCD-X è forse quella che acquisterei di più: dettagliata e precisa, veloce e sempre in controllo, ma accompagnata da un firma sonora leggermente scura e confortevole.