Emilia Romagna

Hera, i risultati del primo semestre 2025: crescono il fatturato e gli utili: “Solidità operativa e finanziaria”


Il consiglio di amministrazione del gruppo Hera, presieduto dal presidente esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità i risultati consolidati al 30 giugno 2025. Si legge in una nota: “Mostrano una performance strutturale positiva, con una crescita dell’utile netto e degli investimenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il solido modello industriale multibusiness del gruppo, bilanciato tra attività regolate e a mercato, insieme a una gestione finanziaria efficace consente alla multiutility di continuare a crescere sia internamente sia attraverso acquisizioni, rafforzando il valore e la resilienza degli asset e contribuendo allo sviluppo sostenibile dei territori e alla creazione di valore per tutti gli stakeholder”.

Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato: “Nel primo semestre abbiamo continuato a incrementare la creazione di valore facendo leva sulla crescita industriale e sulla solidità finanziaria del gruppo. La generazione di cassa ha permesso di finanziare investimenti per oltre 400 milioni di euro, in crescita del 20%, con l’accelerazione maggiore per lo sviluppo impiantistico dell’area ambiente e la resilienza del ciclo idrico. La solidità del nostro equilibrato portafoglio di business si riflette nella crescita del rendimento del capitale proprio che si attesta all’11,5%. Questi risultati evidenziano che stiamo rispettando il percorso previsto dal nostro Piano industriale”.

Orazio Iacono, amministratore delegato del gruppo Hera, ha dichiarato: “Le buone performance operative e le ottimizzazioni finanziarie hanno sostenuto un incremento del 5% dell’utile netto di pertinenza degli azionisti, che è salito a 229,3 milioni di euro. Risultati che confermano la nostra capacità di proseguire il percorso di crescita, anche in uno scenario macroeconomico complesso, mantenendo al centro resilienza, sostenibilità e innovazione. La positiva generazione di cassa ha contribuito a ridurre ulteriormente l’indebitamento netto, portando il rapporto debito netto/MOL a 2,49x, un notevole punto di forza per indirizzare le future opportunità di crescita”.

Ricavi in crescita a 6,8 miliardi di euro

I ricavi del primo semestre si attestano a 6.786,2 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 5.716,5 milioni al 30 giugno 2024 (+18,7%), prevalentemente per l’aumento dei prezzi delle commodity energetiche e il maggior valore delle attività di intermediazione.

Margine operativo lordo (Mol) a 721,7 milioni di euro

Il margine operativo lordo del primo semestre 2025 si attesta a 721,7 milioni di euro, in calo di 11 milioni rispetto ai 732,7 milioni dello stesso periodo del 2024. Il confronto va letto alla luce del fatto che il risultato del primo semestre 2024 includeva circa 56 milioni di euro derivanti da opportunità temporanee non ricorrenti (prevalentemente per effetto dei mercati di ultima istanza e del super ecobonus), che sono venute meno nel 2025. Al netto di questi fattori temporanei, il risultato 2025 evidenzia una crescita organica del 7%, in linea con il tasso medio annuo (Cagr) del portafoglio di business previsto dal Piano industriale al 2028. I risultati del semestre sono quindi pienamente coerenti con il percorso di crescita delineato nel Piano.

Risultato operativo netto stabile e risultato ante imposte in crescita

Il risultato operativo netto al 30 giugno 2025 si attesta a 383,2 milioni di euro, rispetto ai 385,1 milioni del primo semestre 2024, per effetto dei minori accantonamenti prevalentemente legati ai mercati di ultima istanza che hanno più che compensato i maggiori ammortamenti per i consistenti investimenti di sviluppo, soprattutto nei settori regolati. Prosegue il percorso di miglioramento della gestione finanziaria, in calo di circa 23 milioni di euro, grazie alla riduzione dei tassi di interesse e all’attività di razionalizzazione della struttura finanziaria, anche a seguito della progressiva e ulteriore normalizzazione del mercato energetico. L’efficace gestione operativa e finanziaria ha consentito al risultato ante-imposte di salire a 351,2 milioni di euro (+6,6%) rispetto ai 329,6 milioni al 30 giugno 2024.

Utile netto di pertinenza degli azionisti in aumento a 229,3 milioni

Nonostante l’incremento del tax rate, pari al 29% rispetto al 28% del primo semestre 2024, l’utile netto al 30 giugno 2025 sale a 249,4 milioni di euro, in crescita (+5,1%) rispetto ai 237,3 milioni dell’analogo periodo 2024. Parimenti cresce anche l’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo, pari a 229,3 milioni di euro (+5%), rispetto ai 218,4 milioni al 30 giugno 2024. Questi risultati confermano quindi ancora una volta la creazione di valore per tutti gli stakeholder, perfettamente in linea con le attese del Piano industriale.

Investimenti operativi in crescita del 20,2% e ulteriore rafforzamento della solidità del gruppo

Gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, nel primo semestre 2025 sono pari a 414,0 milioni di euro (+20,2%) rispetto ai 344,4 milioni al 30 giugno 2024; tale incremento è riconducibile principalmente alle filiere idrico e ambiente. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 3.927,1 milioni di euro, in miglioramento sia rispetto ai 3.963,7 milioni al 31 dicembre 2024 sia ai 4.063,5 milioni del primo semestre 2024, grazie alla positiva generazione di cassa che ha coperto integralmente i maggiori investimenti e il pagamento dei dividendi. Si riconferma, pertanto, la solidità finanziaria del Gruppo, che garantisce alla multiutility la flessibilità necessaria per poter continuare a cogliere ulteriori opportunità di crescita, sia organica che per linee esterne. In miglioramento anche il rapporto debito netto/Mol che scende a 2,5x (-7,5% rispetto alla chiusura di giugno 2024), nonché gli indicatori di redditività degli investimenti, con il Roi salito dal 9,6% del primo semestre 2024 a 10,3% e il Roe da 11,3 a 11,5 per cento.

In significativa crescita il Mol a valore condiviso, che sale al 59% del totale

In questi primi sei mesi dell’anno il margine operativo lordo a valore condiviso, riferito alle attività di business in grado di rispondere anche agli obiettivi dell’Agenda Globale, ha raggiunto il 59% del Mol complessivo, in crescita di 5 punti percentuali rispetto al consuntivo del 2024. Il gruppo Hera ha continuato a lavorare intensamente per coniugare le proprie strategie di crescita con la generazione di valore nel medio e lungo termine, come confermato anche dal secondo posto nell’Esg Identity Corporate Index 2025, ottenuto per l’integrazione dei fattori Esg nella propria governance; dall’inclusione del titolo Hera nel Ftse4Good Index Series per il sesto anno consecutivo, per l’impegno attivo per uno sviluppo sostenibile; fino al più recente riconoscimento “Climate A list” dell’organizzazione internazionale indipendente Cdp, assegnato alla multiutility per la lotta al cambiamento climatico e la trasparenza nella rendicontazione ambientale.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »