Toscana

“Hai lasciato un segno indelebile”, in centinaia per l’ultimo saluto ad Alessio Rosadi

“Hai dedicato la tua vita a soccorrere gli altri, sei stato un esempio di altruismo, competenza e disponibilità. Hai lasciato un segno indelebile nella memoria di tante persone”. Queste sono alcune delle parole che il parroco della chiesa di San Giovanni Battista in Pieve al Toppo e gli affetti più cari hanno espresso per ricordare Alessio Rosadi, 38enne soccorritore della Croce Rossa morto in un incidente in sella alla sua moto lungo la Sr71, sabato 12 luglio.

Il funerale di Alessio Rosadi a Pieve al Toppo-3

Il funerale si è svolto nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 16 luglio, nella parrocchia del paese dove Alessio era cresciuto. Centinaia e centinaia di persone ci hanno tenuto a salutarlo per l’ultima volta. Dagli abitanti del paese passando per i membri di tutte le associazioni per le quali aveva prestato e prestava servizio (Croce Rossa, Misericordia, la Racchetta) fino agli amici che condividevano con lui la passione per le moto. L’uscita del feretro è stata accompagnata, oltre che dal commosso applauso dei cittadini presenti, anche dal rombo delle motociclette e dal suono delle sirene delle ambulanze.

Alessio, quel sabato pomeriggio, si stava dirigendo a Castiglion Fiorentino dove avrebbe dovuto raggiungere la famiglia a Brolio per il funerale di un parente. Davanti al distributore Eni nei pressi di Madonna di Mezzastrada, un violentissimo scontro con un’auto intenta a svoltare nella stazione di servizio ha posto fine alla sua vita. Lui è una delle due vittime della strada che in meno di 24 ore hanno perso la vita nell’Aretino nel tragico weekend fra l’11 al 13 luglio. Nel pomeriggio di venerdì, in prossimità di Stoppe d’Arca, un incidente in macchina era stato fatale per la 56enne Gianna Corgiatini.


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