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Hacker svela orge e vizi: Gaetz in bilico


Hacker svela orge e vizi: Gaetz in bilico

La conferma di Matt Gaetz come segretario alla Giustizia è sempre più in bilico. Pubblicamente Donald Trump non mostra alcun segno di voler ritirare la nomina e continua a fare pressioni sui senatori per dare il via libera. Ma in privato, secondo quanto riporta in esclusiva il New York Times, il presidente eletto avrebbe ammesso il timore che il controverso ex deputato della Florida potrebbe non essere confermato. Nel frattempo, sempre il quotidiano della City rivela che un hacker non identificato è riuscito ad avere accesso a un file con le testimonianze contro Gaetz: nel documento riservato ci sarebbe la dichiarazione giurata di una donna che ha affermato di aver fatto sesso con l’allora deputato nel 2017, quando lei aveva 17 anni, e quella di una seconda donna che ha affermato di aver assistito all’incontro. Notizie poco edificanti, che emergono nelle ore in cui i procuratori di Manhattan si sono opposti alla richiesta di Trump di archiviare il suo processo sul caso Stormy Daniels (per il quale è stato ritenuto colpevole di 34 reati per frode), appellandosi all’immunità presidenziale stabilita dalla Corte Suprema e alla luce del risultato delle elezioni presidenziali. Il procuratore distrettuale Alvin Bragg ha sostenuto invece che non si opporrà al rinvio della sentenza di pena alla prossima settimana, per dare al giudice possibilità di ricevere nuove informazioni sul caso. Sembra dunque che si aspetti che la pena venga stabilita.

Sul caso Gaetz, il materiale scottante al momento non è stato pubblicato e la commissione etica della Camera si riunirà mercoledì per decidere se diffondere o meno il rapporto sul prescelto per la Giustizia, finito sotto indagine del comitato per abusi sessuali, anche su minori, corruzione e ostruzione della giustizia. Lo speaker Mike Johnson aveva chiesto alla commissione di non pubblicare il risultato dell’indagine, parlando di «pessimo precedente».

La serie di documenti hackerati proviene da una causa civile intentata da Christopher Dorworth, uomo d’affari amico di Gaetz sia contro la donna che afferma di aver avuto rapporti sessuali con l’ex deputato (quando era minorenne) sia contro Joel Greenberg, ex alleato del 42enne che sta scontando una condanna a 11 anni dopo essersi dichiarato colpevole di accuse federali di traffico sessuale. Dorworth dice di essere stato diffamato da Greenberg e dalla donna, i quali hanno raccontato che organizzava feste in cui lui, loro, Gaetz e altri assumevano droghe e facevano sesso.

Pure l’avvocato che rappresenta due donne testimoni davanti alla commissione etica ha dichiarato alla Cnn che Gaetz ha pagato entrambe per fare sesso quando erano maggiorenni nel 2017. Il legale, Joel Leppard, ha inoltre spiegato che una delle sue assistite ha visto nello stesso anno il neo segretario alla Giustizia fare sesso con una terza donna, allora minorenne. «Secondo le sue affermazioni – ha proseguito – lui non sapeva che la giovane fosse minore e quando l’ha saputo ha interrotto i rapporti e li ha ripresi una volta che ha compiuto 18 anni».

Intanto è l’onnipresente Elon Musk a difendere la nomina: «Matt ha tre asset critici che sono necessari per il suo ruolo come Attorney General: un grande cervello, una spina dorsale d’acciaio e un’ascia per fare a pezzi. È il Judge Dredd d’America, che deve ripulire un sistema corrotto e mettere personaggi potenti e malvagi in galera», ha detto riferendosi al giustiziere del futuro del celebre fumetto, interpretato al cinema da Sylvester Stallone. «Quanto alle accuse mosse contro lui – ha scritto il patron di X – le considero meno di niente.

Sotto le nostre leggi, un uomo è da considerarsi innocente finché non se ne dimostri la colpevolezza. Se il ministro della Giustizia (uno smidollato senza principi) avesse potuto perseguire Gaetz, lo avrebbe fatto, ma sapeva che non poteva».


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