Piemonte

“Ha governato bene negli anni dell’emergenza, giusto confermare Cirio” – Torino Oggi


Il 2024 sarà l’anno delle elezioni regionali, con un centrosinistra che ancora deve sciogliere il nodo del candidato presidente e capire se si realizzerà o meno l’ipotesi del ‘campo largo’ con il Movimento 5 Stelle. Nel centrodestra, invece, manca solo il via libera ufficiale dai vertici nazionali, ma è pressoché scontata la ricandidatura del governatore uscente Alberto Cirio.

Per lui si schierano senza incertezze i sindaci di Beinasco e Carmagnola, Daniel Cannati e Ivana Gaveglio: “Noi abbiamo bisogno di una vicinanza della Regione al territorio, una vicinanza e una presenza fattuale, non solo l’esserci ai tagli dei nastri e alle inaugurazioni, ma avere degli interlocutori tutti i giorni per la soluzione dei problemi“, ha sottolineato il primo cittadino di Beinasco. “E, nonostante le grandi difficoltà incontrate dovendo gestire l’emergenza sanitaria, con il Covid che ha condizionato quasi tre anni del suo mandato, devo dire che la giunta Cirio è stata sempre a contatto con gli enti locali“, ha aggiunto.

Cannati: “Sarà referendum tra continuità e restaurazione”

Il suo è stato un mandato che ha portato in eredità cose importanti, dalla sanità ai distretti del commercio alla vicinanza ai territori, come ha dimostrato credendo fin dall’inizio nel progetto Stupinigi che è strategico per noi di Beinasco ma un pò per tutta l’area sud di Torino“. Logico, quindi, per Cannati che si scelga la strada della continuità: “Quando un amministratore governa bene bisogna prenderne atto e penso che il valore ci Alberto Cirio sia riconosciuto in modo trasversale anche da esponenti o sostenitori del centrodestra“.

Sull’ipotesi di un ‘campo largo giallorosso’ per provare a soffiare la Regione al centrodestra usa toni forti. “Quello del 2024 sarà una sorta di un referendum – ha aggiunto Cannati – tra chi pensa che il presidente abbia governato bene e meriti di avere altri cinque anni per portare a termine il suo programma e chi invece ritiene che Cirio non abbia più nulla da dire e da dare e quindi voterà altri schieramenti. Per me si tratta di scegliere tra continuità e restaurazione e io non ho dubbi“.

Gaveglio: “Cirio ha ancora tanto da dare”

Come non ha dubbi neppure Ivana Gaveglio: “Io sono al secondo mandato come sindaco di Carmagnola e so bene quanto è importante il tempo per la realizzazione dei progetti, per una macro struttura come è la Regione il tempo, se possibile, è ancora più fondamentale. Questa Giunta ha attraversato un periodo pazzesco come quello del Covid, mettendo in campo tante iniziative, ma altrettante sono state fermate o accantonate per dare spazio alla salute pubblica, al pagamento delle utenze e di altre emergenze. Quindi il lavoro di Alberto Cirio e della sua squadra è già stato molto importante così, ma ci sono tanti progetti ancora nel cassetto, per questo è giusto confermarlo per dare continuità a questo lavoro“.

Guardando al passato, il sindaco Gaveglio ricorda di aver lavorato bene “anche con la giunta Chiamparino, nei primi anni del mio mandato, per questo credo che la volontà di costruire debba essere aiutata dal tempo e si debba premiare la continuità di chi adesso è alla guida del Piemonte, per dargli ulteriore slancio“.

“Alleanza Pd-M5S solo elettorale ma non nei programmi” 

Molto scettica si dice Gaveglio su una possibile alleanza Pd-M5S: “In politica la differenza la fa la coerenza, in questo la giunta Cirio ha dimostrato polso fermo e unità di intenti e questo non può che rassicurare i cittadini. Ricordando come a Torino solo un paio d’anni fa Pd e 5 Stelle non solo non andavano sotto braccio ma erano in polemica continua, questa non mi sembra la base di partenza per creare una squadra forte, sarebbe solo un’alleanza elettorale contro Cirio“.




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