Guida Michelin, per il 2026 la Puglia perde due stelle
La Puglia perde due stelle Michelin. I riconoscimenti più attesi della cucina italiana, firmati dalla Guida Michelin – giunta alla 71esima edizione – non cambiano più di tanto la geografia culinaria d’eccellenza in Puglia, ma incassano un paio di colpi duri. La regione resta ben lontana dalla doppia o tripla stella, e riesce però a tenersi stretta ciò che ha già conquistato. Nell’ultima edizione della Guida, lo scorso anno, i ristoranti premiati con una stella erano 10, con una new entry. Quest’anno diventano otto, anche se bisogna fare qualche precisazione. Un riconoscimento in meno c’è, e pesa: perde la stella Porta di Basso a Peschici, e quindi la provincia di Foggia resta sguarnita. Nel conto, non compare neanche Bros’ di Lecce, la proposta all’avanguardia di Floriano Pellegrino e Isabella Potì. Seconda stella spenta, ma la coppia, in realtà, si è spostata altrove: ha lasciato Lecce per spostarsi a Martina Franca, Michelin ha registrato la chiusura e il trasferimento, ma non ha fatto in tempo a valutare la novità. Meno due, quindi, le altre otto sono tutte stelle confermato: Dissapore di Andrea Catalano a Carovigno (la new entry dell’anno scorso), Primo restaurant a Lecce, Casamatta a Manduria, Pashà a Polignano a Mare (la struttura si è trasferita, lasciando la storica sede di Conversano), Angelo Sabatelli a Putignano, Due Camini a Savelletri, Casa Sgarra e Quintessenza a Trani.




