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Guerra, ultime notizie. Ucraina, i leader europei: «Nessuna pace senza Kiev, no a modifiche confini con la forza»


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«Accogliamo con favore l’impegno del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra della Russia, raggiungere una pace e una sicurezza giuste e durature per l’Ucraina. Siamo convinti che solo un approccio che combini diplomazia attiva, sostegno a Kiev e pressione su Mosca possa avere successo. Siamo pronti a sostenere questo lavoro diplomaticamente», a livello «militare e finanziario» e «anche attraverso il lavoro della coalizione dei Volenterosi». Lo scrivono i leader europei Emmanuel Macron, Giorgia Meloni, Friedrich Merz, Donald Tusk, Ursula von der Leyen e Alexander Stubb in una dichiarazione congiunta in vista dell’incontro tra Trump e Putin.

10 agosto 2025Aggiornamento fissato

Leader europei: «No a modifiche confini Kiev con la forza»

“Restiamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza. L’attuale linea di contatto dovrebbe essere il punto di partenza dei negoziati”. Lo scrivono in una dichiarazione congiunta sulla pace per l’Ucraina il presidente francese Emmanuel Macron, la premier Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro polacco Donald Tusk, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente finlandese Stubb in vista dell’incontro programmato tra Donald Trump e Vladimir Putin.

Medvedev: europei vogliono ostacolare sforzi Usa per pace

I paesi europei stanno cercando di ostacolare gli sforzi degli Stati Uniti per risolvere il conflitto in Ucraina. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitrij Medvedev riferendosi evidentemente alla dichiarazione congiunta di stanotte del presidente francese Emmanuel Macron, della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del cancelliere tedesco Friedrich Merz, del primo ministro polacco Donald Tusk, del premier britannico Keir Starmer, della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e del presidente finlandese Alexander Stubb.

Rischio attacco con droni, Abcasia in massima allerta

Le guardie di frontiera dell’autoproclamata repubblica indipendente dell’Abcasia sono state messe in stato di massima allerta a causa di minacce di attacchi con droni nelle zone vicine al confine con la Russia, ha reso noto il Servizio di sicurezza statale in un comunicato stampa, come riporta Interfax. “A causa del rischio di attacchi con droni nelle zone situate nelle immediate vicinanze del confine tra Abcasia e Russia, le unità del dipartimento di guardia di frontiera del Servizio di sicurezza dello Stato dell’Abcasia sono passate a una modalità di servizio rafforzato nella sezione che va dalla costa alle catene montuose. I sistemi di difesa aerea sono stati messi in allerta”, si legge nella nota. “Se necessario, la decisione di sospendere temporaneamente le operazioni del posto di controllo di Psou potrebbe essere presa in accordo con la parte russa, e il pubblico ne sarà ulteriormente informato”, prosegue il comunicato. Venerdì l’aeroporto di Sochi, nel sud della Russia, aveva sospeso le operazioni a causa di un attacco con droni e il posto di controllo di Psou al confine tra Russia e Abcasia era stato chiuso per circa due ore. Le restrizioni all’attraversamento del confine erano poi state revocate e il traffico attraverso il posto di blocco di Psou era tornato alla normalità.


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