Liguria

Guerra Israele-Iran, innalzata l’allerta sugli obiettivi sensibili dopo l’attacco Usa


Genova. Attenzione massima anche a Genova e in Liguria dopo l’attacco militare degli Stati Uniti contro tre siti nucleari in Iran, che ha innalzato la tensione nella già complessa situazione geopolitica.

Lunedì mattina in prefettura si è svolta una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, nel corso della quale è stato stabilito di intensificare le misure di vigilanza e sicurezza a tutela degli obiettivi considerati sensibili.

A livello nazionale sono oltre 29mila gli obiettivi sensibili sottoposti a vigilanza, e di questi oltre 10mila sono infrastrutture critiche. Circa un migliaio riguardano interessi statunitensi e israeliani.

Gli obiettivi sensibili a Genova

A Genova dunque sorvegliate speciale la sinagoga di via Bertora, da tempo comunque già sotto sorveglianza, ma anche la sede dell’Agenzia Consolare Usa, in via Dante, e in generale tutti i luoghi e gli uffici legati a Israele e Stati Uniti.

Considerati obiettivi sensibili, anche in virtù del periodo estivo, ferrovie, aeroporti e porti, soprattutto tenendo conto che il secondo partner commerciale dello scalo portuale genovese sono proprio gli Stati Uniti.

La riunone nazionale con intelligence e cybersicurezza

Il comitato nazionale si era riunito già domenica al Viminale sotto il coordinamento presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Oltre alle forze dell’ordine hanno partecipato le agenzie di intelligence e le strutture preposte alla cybersicurezza.

Durante la riunione erano state definite le nuove linee guida operative per far fronte ai potenziali impatti della crisi in Medio Oriente in Italia, trasmesse poi alle prefettura locali, e sono state potenziate le misure di contrasto al terrorismo.

Il ministro Crosetto: “Innalzato livello di allerta operativa presso tutte le basi italiane”

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, aveva inoltre confermato di avere ordinato  l’innalzamento del livello di allerta operativa presso tutte le basi e i dispositivi avanzati italiani, “in coordinamento con le autorità locali e con i nostri partner internazionali. I protocolli di protezione del personale e di continuità operativa sono attivi, aggiornati e pronti ad affrontare ogni possibile scenario. La sicurezza del personale militare italiano è e resta la mia assoluta priorità”.




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