Abruzzo

Grido d’allarme dei medici di famiglia in commissione Sanità, Monaco (Avs): “Non penalizziamoli”


Grido d’allarme dei medici di famiglia nella seduta della commissione Sanità in consiglio regionale ieri, durante un’importante audizione dei rappresentanti della categira.

I segretari dei sindacati Fimmg Snami e Smi hanno sottoposto al consiglio regionale le annose problematiche che i medici di famiglia devono affrontare nella loro quotidiana attività con i pazienti abruzzesi. In particolare il dottor Mauro Petrucci, segretario regionale Fimmg, ha rivendicato il mancato rispetto degli accordi sulle corresponsioni dei compensi attribuiti da leggi, sia per le indennità di rischio che per le numerose prestazioni aggiuntive anche diagnostiche che contribuiscono, non poco, alla riduzione degli accessi al pronto soccorso e alle liste d’attesa.

I medici hanno anche espresso la preoccupazione per la mancanza di risorse per il rinnovo dell’accordo integrativo regionale e hanno invitato il consiglio a riprogettare una rete ospedaliera più attenta alle esigenze della popolazione. Gli stessi hanno portato all’attenzione della commissione anche il disagio della esasperata conflittualità con i propri pazienti che sfogano la loro rabbia ed esprimono il loro disappunto per le lunghe liste d’attesa e i tanti disagi, come quello del reperimento dei farmaci ad alto costo, per patologie gravi.

Piena solidarietà ai medici di famiglia è stata espressa dal consigliere regionale Alessio Monaco, presidente del gruppo Avs e componente della commissione : “Il trattamento riservato a questi professionisti dalle istituzioni – ha sottolineato – è pessimo. Essi rappresentano il vero  baluardo di salvezza per i cittadini, troppo vessati da atti burocratici e abbandonati nell’espletamento di servizi vitali per le popolazioni. In particolare sottolineo la carenza dei medici di famiglia in molte realtà svantaggiate, soprattutto montane, dove dobbiamo prevedere delle premialità  per incentivare i sanitari ad occupare le sedi vacanti decentrate. Si parla sempre di spopolamento e questo è il primo servizio essenziale da garantire ai nostri concittadini”. 


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