Abruzzo

Gravi episodi di aggressione fisica e verbale


Il giudice del lavoro di Chieti ha condannato l’azienda l’Aquila Spa per condotta antisindacale. Il ricorso era presentato dalla Ficams Cgil di Chieti, che ha diffuso la notizia parlando di “gravi episodi di aggressione fisica e verbale, molestie sessiste e tentativi di ostacolare l’attività sindacale”. Queste le condotte avvenute durante una riunione sindacale che il tribunale di Chieti avrebbe accertato nei confronti della società di vigilanza.

“Non è la prima volta che questa società pone in essere comportamenti aggressivi nei confronti di sindacalisti e condotte antisindacali. Quanto avvenuto nella riunione del 23 aprile nella sede di Ortona ha tuttavia superato ogni limite. Mai avremmo pensato – dichiara Franco Spina, segretario generale della Cgil Chieti – che nel corso di una riunione sindacale, un nostro sindacalista diventasse oggetto di aggressione e che una nostra dirigente subisse gravi allusioni di tipo sessista.  Prendiamo atto positivamente di questa sentenza attendendoci adesso un deciso cambio di passo da parte dell’azienda così come evidenziato dalla sentenza, riservandoci comunque ogni azione a difesa dei lavoratori e delle corrette relazioni sindacali”.

“L’amministratore della società, ad oggi non si è dissociato da questi comportamenti inqualificabili e, anzi, proprio in concomitanza della decisione, Aquila spa non ha esitato a licenziare il nostro delegato sindacale e altri lavoratori nostri iscritti” riferisce Francesco Marrelli, segretario Generale Cgil L’Aquila.

“Questa sentenza è di grande rilevanza per la tutela della dignità sindacale e dei lavoratori – conclude la segretaria generale Filcams Chieti, Daniela Primiterra -ci siamo visti costretti a denunciare fatti inaccettabili: aggressioni, umiliazioni sessiste e tentativi di zittire chi difende i diritti. Oggi la giustizia ci dà ragione, imponendo all’azienda di ripudiare metodi degni di epoche buie”.


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