«Gratitudine universale, il suo Rof un miracolo di bellezza»
PESARO – Un’addio affolatto, appassionato e coinvolgente: istituzioni e cittadinanza si sono riunite nel Duomo di Pesaro per l’ultimo saluto a Gianfranco Mariotti, Padre del Rossini Opera Festival. Il ricordo del sindaco Andrea Biancani e del vicesindaco-assessore alla Cultura Daniele Vimini, anche presidente del Festival, durante le esequie: «Gianfranco Mariotti; un uomo eccezionale, lungimirante e dalla mente sopraffina, a cui ero legato da un rapporto di stima e fiducia e con il quale intrattenevo un costante e piacevole contatto. La sua cifra culturale ha plasmato la nostra città nel corso degli ultimi decenni e Pesaro, tutta Italia e il mondo devono a lui tantissimo per il miracolo di bellezza che è riuscito a costruire attorno al Rossini Opera Festival – ha sottolineato il sindaco Biancani durante il suo discorso -. Una figura capace di valorizzare il mondo culturale e musicale del nostro territorio. Il conferimento che celebriamo quest’anno, di Capitale italiana della cultura, è dovuto molto al lavoro costruito nel corso degli anni, con fatica e passione da Gianfranco, che ci ha lasciato un’eredità di caratura mondiale – quella del ROF – di cui non saremo mai abbastanza riconoscenti ma che ci impegneremo, negli anni, con il suo esempio e modello, a promuovere e custodire come siamo abituati a fare con i doni preziosi».
Il pensiero a Mariotti: «Gianfranco, ti ricorderò per sempre come una figura illuminata, capace e speciale. Hai dato tanto alla nostra città e che ci mancherai immensamente», ha detto il sindaco Biancani.
Poi le parole del vicesindaco Daniele Vimini: «Tenere il commiato per Gianfranco Mariotti, in occasione di Santa Cecilia – patrona della musica, dei musicisti e dei cantanti -, rende ancora più universale quel senso di gratitudine che dobbiamo alla sua figura e alla visione lungimirante che è stato capace di diffondere a Pesaro, in Italia e nel mondo.
Una vita, quella di Gianfranco, fatta di sacrifici per la sua professione, portata avanti al fianco dei pazienti e assieme al resto dell’attività politica e culturale di cui faceva parte. Ha rappresentato una visione alta delle intuizioni, come quella del Rossini Opera Festival, che ha saputo alimentare e custodire. Ci ha tramandato una cultura che non cerca scorciatoie o vie semplici, mantenendo alta la purezza che ha sempre riportato nel suo vissuto e che ha condizionato anche la sua spiritualità di uomo laico. Ha saputo fare tutto questo tenendo insieme un forte legame con la famiglia e con il ROF, grazie al quale ha realizzato un miracolo di bellezza, organizzazione e rigore».
«Alla famiglia del cittadino onorario, a cui nel 2023 è stato conferito questo massimo riconoscimento istituzionale, va l’abbraccio più caloroso di tutta l’amministrazione comunale e della città, che tanto amava, e che gli sarà per sempre riconoscente», concludono Biancani e Vimini.
Il sindaco Biancani ha anche ringraziato per la presenza, tutte le autorità civili, militari e religiose presenti. Dal prefetto Emanuela Saveria Greco, ai tre ex sindaci – Matteo Ricci, Luca Ceriscioli e Oriano Giovanelli – che con la loro presenza hanno riconosciuto il ruolo del dottor Mariotti.