graduatoria annullata per un errore
ANCONA Da docenti di ruolo a precari nel giro di pochi giorni. È questo il caso di 193 aspiranti insegnanti delle Marche che dovranno tornare a sedersi di fronte alla commissione esaminatrice dell’ufficio scolastico regionale, dopo che quest’ultimo ha annullato la loro prova orale, per via un errore nella valutazione dei candidati.
Il reclutamento
Il concorso in questione è il “Pnrr 2”, indetto per entrare di ruolo nella scuola dell’infanzia e nella primaria.
La classe di concorso interessata dall’errore è la “Eeee”, per il reclutamento di insegnanti per la primaria comune. Una volta individuato l’errore, la direttrice generale dell’ufficio scolastico regionale, Donatella d’Amico, ha subito sospeso la validità della graduatoria pubblicata. Il decreto di annullamento è stato pubblicato martedì 29 luglio. Venerdì scorso, il 25 luglio, c’erano state le prime segnalazioni di irregolarità. L’ufficio aveva trasmesso tutto a Roma, chiedendo un parere tecnico e un consulto riguardo ai provvedimenti da adottare.
Avendo ravvisato errori insanabili nella procedura, sia la graduatoria, che le operazioni di assunzione già disposte per l’anno scolastico 2025/2026, sono state annullate. Nel comunicato si legge che l’annullamento si è reso necessario a causa di «un vulnus insanabile che avrebbe compromesso ogni operazione conseguente». Secondo quanto confermato anche dal segretario regionale Flc Cgil, Antonio Renga, sarebbero state usate delle tabelle sbagliate per la valutazione dell’orale. In pratica, invece che le griglie di correzione della primaria, sarebbero state utilizzate quelle per la scuola dell’infanzia. L’ufficio scolastico assicura comunque di essersi già adoperato per permettere ai candidati di ripetere la prova orale.
«Ci impegniamo a concludere le procedure concorsuali entro il 10 settembre. L’obiettivo è garantire il regolare inizio dell’anno scolastico per tutti gli studenti e assicurare che i docenti vincitori possano prendere servizio prima dell’inizio delle lezioni», scrive la D’Amico.
È proprio sulla necessità di garantire la continuità didattica degli alunni che si concentra l’interrogazione al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, depositata dalla deputata marchigiana del partito democratico, Irene Manzi. «Quanto accaduto nelle Marche è un fatto grave – scrive Manzi – che rischia di avere ricadute pesantissime». Nell’interrogazione la dem chiede al ministro quali iniziative intende adottare per far fronte alla situazione e garantire l’avvio dell’anno scolastico in regione. Nel frattempo, l’Usr Marche ha pubblicato l’avviso per la costituzione di una nuova commissione esaminatrice, che «da lunedì sarà al lavoro per le nuove convocazioni».