Gozzi (Confindustria), ‘sbloccare l’ingresso di lavoratori’
agenzia
‘Pesano impreparazione consolati e meccanismi al Viminale’
ROMA, 23 LUG – “Perché non cercate un prefetto
che si concentri esclusivamente sul coordinamento di tutte le
norme e sullo sveltimento degli ingressi”, dice in audizione in
Commissione Esteri del Senato, sul piano Mattei, il presidente
di Federacciai e special advisor di Confindustria su
competitività europea e piano Mattei, Antonio Gozzi,
sottolineando la difficoltà di ingresso in Italia di lavoratori
coinvolti in progetti di formazione. “Un po’ l’impreparazione
dei consolati, un po’ una mancanza di focus al Viminale per
sveltire questi flussi crea problemi”, avverte: “E’ un tema di
funzionamento dei meccanismi al Viminale, il punto su cui
concentrarsi è lì, nel senso che l’insieme di diverse norme, dal
decreto flussi al decreto Cutro, alla debolezza dei nostri
consolati crea un collo di bottiglia. Non è che non entrino,
Entrano, ma entrano col contagocce e molto lentamente, e si
creano situazioni imbarazzanti appunto di gente che si è
licenziata dal posto di lavoro che aveva per venire” in Italia
“e poi non riesce a venire”. “Noi stessi, come Duferco –
aggiunge – abbiamo preso 6 ingegneri marocchini dal politecnico,
una università di eccellenza marocchina e per farli entrare ci
abbiamo messo un anno, un anno e mezzo”.
“Il meccanismo è ancora faticoso e va sveltito”.
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