Cultura

GOON – Dream 3 | Indie For Bunnies

Mai come in questo caso per parlare della musica si deve prima guardare le copertina del disco. Il frontman dei GOON, Kenny Becker, infatti dice: “Quando ho realizzato la copertina dell’album, volevo incarnare lo stesso approccio che abbiamo adottato per la registrazione. Ho finito per avere una serie di nature morte e paesaggi più piccoli, oggetti casuali, animali, cose che erano rilevanti e poi li ho ritagliati e disposti come adesivi su una tela più grande“.

Credit: Bandcamp

Ecco, questa rappresentazione visiva, questo modus operandi di ritaglio, incollo e disposizione su una tela più grande è proprio quello che ci arriva ascoltando il magnifico “Dream 3”, visionario e suggestivo nuovo disco dei ragazzi di Los Angeles. Tratteggi psych, morbide divagazioni folk, brevi incursioni nello shoegaze e in un indie-rock “bislacco” che a me ricorda gli Yo La Tengo (o in parte dei Pixies molto dimessi), ma in una versione più indecifrabile, intangibile, fuori rotta ma in senso buono.

“Begin Here” e “Closer To” sono due canzoni perfette per addentrarci in questo superbo mondo visionario, così evocative, piacevolmente pronte e essere chiare e comprensibili tanto quanto capaci di viraree verso un sound più sperimentale, ma sempre dannatamente coinvolgente, vibrante, sincero, forte ma anche dannamente vulnerabile come non mai.

“Patsy’s Twin” è canzone di rottura come non mai: accogliente, ma poi sconsiderata, deragliante con quelle urla screamo e una pulsione indie-rock rabbiosa, spiazzante ma nello stesso tempo irresistibile. Io ne sono semplicemente senza fiato di fronte a una delle canzoni più belle di questo 2025. Non riesco a dire altro.

Il disco riflette inevitabilmente la fine del matrimonio del leader Kenny Becker, un tumulto emozionale che si è riversato nelle registrazioni e credo abbia reso il tutto così splendidamente “umano” e vitale, con le sue parti euforiche e quelle più ipnotiche e rflessive, con momenti di stupore e dolcezza che scivolano in un mood malinconico, e il tutto si mescola e si confonde, con una melodia spesso agrodolce che fa capolino, come quando si vuole far vedere un sorriso a che ci ci circonda mentre dentro abbiamo il tumulto e la voglia di piangere.

A luglio 2025 arriva il mio disco dell’anno.


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